giovedì 25 aprile 2019

Minturno: Quanno Roma s’abbattezzava, 12 maggio 2019.



L’associazione “San Marco” di Minturno, ottiene un altro importante riconoscimento dalla Regione Lazio con il progetto “Quanno Roma s’abbattezzava”, ideato e diretto da Arcangelo Di Micco. Un viaggio che parte dal Friuli Venezia Giulia, nello scenario nazionale ed internazionale, con l’obiettivo di rendere fruibile il patrimonio tradizionale popolare musicale e coreutico attraverso un percorso innovativo, dove il passato incontra il futuro. Un impegno per riscoprire la tradizione attraverso nuove musiche, un viaggio per incoraggiare diverse fasce di età a lasciarsi coinvolgere dalla cultura musicale arcaica, arrivata fino a noi attraverso la tradizione orale. Un progetto carico di spessore culturale e musicale, ma anche dalla evidente dimensione educativa, rivolta ai cittadini e soprattutto ai giovani, favorendo lo sviluppo creativo e sostenibile, finalizzato alla condivisione, allo scambio di esperienze e buone pratiche. Il progetto rientra tra le tante attività culturali realizzate dall’associazione “San Marco”, grazie anche al sostegno dei diversi enti pubblici e privati, in particolare il Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Lazio. La “San Marco” s’avvale delle collaborazioni di numerosi artisti coinvolti nei concerti, soprattutto la voce di Silvia Nardelli e l’ensemble “Ritmi Briganti” parti integranti del progetto, di quanti hanno manifestato un forte interesse negli obiettivi e finalità dell’associazione e dimostrato una particolare sensibilità verso le tematiche trattate. Questo nuovo percorso valorizza l’orientamento artistico intrapreso, per salvaguardare, promuovere e diffondere i beni di interesse storico legati all’etnomusicologia, dando particolare attenzione ai lavori di qualità, sempre più innovativi e sostenibili, sempre più curati nei diversi aspetti tanto da poterli divulgare soprattutto in ambiti culturali di rilievo. Nelle prossime settimane partirà il tour di Silvia Nardelli, con Arcangelo Di Micco ed Antonio Di Rienzo, con la speciale collaborazione del contrabbassista Salvatore Maria Grimaldi. Nell’ambito del Lazio meridionale, domenica 12 maggio 2019 a Minturno. In tale occasione, la “San Marco” abbraccerà iniziative di solidarietà e d’impegno sociale destinate ad una selezione di comunità al fine di svolgere attività culturali ricreative e di promozione attraverso concerti e laboratori didattici dedicati alla diffusione del patrimonio tradizionale materiale appartenente alla Regione Lazio.

domenica 7 aprile 2019

Marina di Minturno: Via Crucis, 14 aprile 2019, ore 20:30.



Domenica 14 aprile alle ore 20:30, presso il comprensorio archeologico di Minturnae (Via Ferdinando II di Borbone 1, Marina di Minturno) la Parrocchia di San Biagio Vescovo e Martire in Marina di Minturno, in comunione con la forania di Minturno, organizza la tradizionale e suggestiva Via Crucis della Domenica di Passione. Saranno presenti l’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari e i sacerdoti della forania di Minturno. L’evento è patrocinato dal Polo Museale del Lazio, guidato dalla direttrice Edith Gabrielli, dal Comprensorio archeologico di Minturnae, dal Comune e dalla Pro Loco di Minturno. Giunta quest’anno alla decima edizione, la Parrocchia ha pubblicato in un volume tutte le meditazioni realizzate dal 2009 al 2019, grazie alla disponibilità delle Edizioni DeComporre. Il libro sarà disponibile nei prossimi giorni presso la parrocchia di Marina di Minturno. Come afferma il Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia: “La Via Crucis è sintesi di varie devozioni sorte fin dall’alto Medioevo: il pellegrinaggio in Terra Santa, durante il quale i fedeli visitano devotamente i luoghi della Passione del Signore; la devozione alle “cadute di Cristo” sotto il peso della croce; la devozione ai “cammini dolorosi di Cristo”, che consiste nell’incedere processionale da una chiesa all’altra in memoria dei percorsi compiuti da Cristo durante la sua Passione; la devozione alle “stazioni di Cristo”, cioè ai momenti in cui Gesù si ferma lungo il cammino verso il Calvario perché costretto dai carnefici, o perché stremato dalla fatica, o perché, mosso dall’amore, cerca di stabilire un dialogo con gli uomini e le donne che assistono alla sua Passione”.