La
“Piccola Orchestra di Fiati Maria Loreta Proia – Città di Minturno”
è partita letteralmente da zero, in una città che aveva persa la propria banda
70 anni prima e che, con il salto pluri-generazionale che ne è conseguito, di
fatto non disponeva ormai neanche di una propria expertise interna. Sull’onda dello spunto offerto dalla prima
fondatrice, Maria Loreta Proia, la quale donava alla città un set di strumenti musicali usati, idonei
per l’avvio di una Banda, alcune persone dotate di buona volontà si sono rese
disponibili, mettendo a sistema ognuna le proprie modeste capacità. Il
perseguimento di nobili obiettivi, quali quelli delineati nel primo articolo
dello statuto, apprendimento della musica bandistica e diffusione di essa alla
generalità, ha dato dei risultati direi inaspettati. Grande merito va a quei soci,
ai loro figli musicanti, ma soprattutto al Maestro Giovanni Izzo sotto la cui direzione
artistica quei vecchi strumenti hanno “ripreso fiato” e la banda è cresciuta in
modo costante e continuo giorno dopo giorno, fino ad arrivare oggi a livelli
musicali notevoli. All’inizio, con le sue prime marce, la banda ha arricchito
dignitosamente le processioni religiose di molte delle parrocchie presenti in città; si è fatta conoscere in parate per attività civili e istituzionali; ha
salutato tutte le parrocchie, nessuna esclusa, con concerti natalizi. Con il tempo, facendosi apprezzare sempre di più,
la banda è stata invitata a suonare per eventi di rilievo, civili e religiosi,
anche fuori della città di Minturno, per esempio a Portici (Napoli) per la lunghissima
processione per la festività di San Pasquale Baylon, oppure a San Giuseppe
Vesuviano (Napoli) su richiesta di quel Comune per alcune ricorrenze natalizie;
similmente ha suonato nelle città limitrofe, come Formia o Spigno Saturnia, per
diversi eventi di interesse di più realtà, dalle associazioni varie come quella
dei commercianti oppure dei Carabinieri in congedo, alle chiese locali e alle
istituzioni scolastiche e amministrative, sia per feste che per commemorazioni.
Non sono mancati interventi presso privati, per qualche funerale e nientedimeno
che per un matrimonio: fu una scoperta anche per chi scrive la superiorità
della samba suonata da una banda, al punto che gli invitati non riuscivano mai a
resistere alla tentazione del ballo. I bandisti sono stati attivamente
partecipi in tre Master Class
organizzati ad Alvito (Frosinone) dove, ai già insigni docenti di musica che
collaborano con l’associazione, si sono aggiunti docenti di importanza
nazionale. Perseguendo l’obiettivo della qualità, la banda ha partecipato due volte
al concorso nazionale per Bande musicali “La
bacchetta d’oro”, entrando in competizione con bande comunali di grandi
città provenienti da tutta Italia, dal Friuli, dalla Sardegna e dalla Sicilia, bande
dotate perfino dei propri bus; tra queste forti realtà bandistiche la nostra Banda
di Minturno ha conquistato posizioni di rilievo. Minturno gode molto delle
attività della banda, ad esempio in occasione del raduno bandistico organizzato
proprio dalla nostra Piccola Orchestra di
Fiati, all’interno del Carnevale
estivo del Lazio meridionale voluto dal comune e patrocinato dalla Regione
Lazio a settembre 2017. Ciò è stato possibile in quanto la banda, oltre ad
essere banda d’interesse comunale grazie ad un voto unanime del consiglio comunale,
è iscritta all’Albo Regionale delle bande amatoriali nel Lazio, albo che
permette la sua integrazione nel circuito bandistico regionale. In virtù di
ciò, con l’aiuto finanziario della Regione e del Comune, la mia associazione ha
portato sul Lungomare Sauro di Scauri ben sei bande in parata, accompagnate
alcune anche dalle majorette, per un numero di attori superiore alle duecento
unità, cui si sono aggiunti parenti e amici e i molti turisti che hanno affollato
la nostra località marina per una giornata indimenticabile. La banda, oltre ad
essere attiva culturalmente per la qualità riconosciuta al suo repertorio, è
molto impegnata socialmente nel territorio. Basti pensare che essa collabora,
nei limiti di tempo ammessi, con molte realtà deboli, quali piccole parrocchie
e associazioni di vario genere, portando la musica bandistica lì dove una banda
“normale” mai potrebbe arrivare a causa dei suoi costi. Perciò, su 38
esecuzioni musicali effettuate dalla banda nel 2018, ben 28 sono state eseguite
nella sola città di Minturno, allietando bambini, anziani, fedeli di Comunità
piccole e povere, ma anche studenti in attività scolastiche, come apertura e
chiusura dell’anno scolastico o in progetti rivolti, ad esempio,
all’integrazione o, come nel mese di gennaio di quest’anno, alla Giornata della
Memoria, infine, la banda ha operato a favore delle istituzioni: fino a pochi
anni fa, nel Giorno della Festa dell’Unità Nazionale a novembre, su alcuni dei
Monumenti ai Caduti era frettolosamente appoggiata una corona da qualche vigile
urbano o dal fioraio; oggi, invece, grazie alla banda, su tutti e sette i
Monumenti presenti in città è assicurata almeno la tromba per suonare Il Silenzio, e avvengono con la dovuta
dignità le cerimonie di commemorazione, accompagnate da un pubblico sempre più
attento ai nostri valori storico-culturali. Le istituzioni amministrative, in
particolare il Comune di Minturno e la XVII Comunità Montana Monti Aurunci, sono molto vicine alla banda
ed incoraggiano le diverse attività con i loro patrocini; la banda in alcune
occasioni ha operato anche con il patrocinio (gratuito, come è di solito) del
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, come fu, per
esempio, per il concerto di Natale, la sera del Natale (25) del 2016 nella Cattedrale
di San Pietro apostolo di Minturno, in collaborazione con la nota Associazione San Marco (che vola a livello europeo)
nell’ambito del progetto “Salvaguardia
del patrimonio musicale tradizionale”: fu uno spettacolo “intimo” nel cuore
del Natale, dolcissimo, indimenticabile. Non per nulla il mese scorso la Piccola Orchestra si è esibita su
committenza per un concerto di Natale in provincia di Caserta. La sera del 27
dicembre 2018 la banda, come ormai è consuetudine, ha omaggiato
l’Amministrazione comunale con un concerto di Natale e di fine anno per
augurare a tutti coloro che rivestono cariche pubbliche un santo tempo
natalizio e un proficuo nuovo anno di lavoro amministrativo, attraversato
dall’armonia e dall’accordo da raggiungere sempre tra opposizione e maggioranza
su tutte le problematiche della Città, analogamente a quanto avviene ai
componenti dell’orchestra i quali, con strumenti diversi, trovano sempre
l’accordo sulla nota concordata. Come avviene nelle Camere parlamentari delle
Nazioni, anche il governo di Minturno ha l’onore di ricevere questo augurio. L’evento
ha avuto luogo nella Sala Baronale gremita, nonostante l’assenza totale di
pubblicità se non per una modesta locandina digitale prodotta solo il giorno
prima, ma, sempre nell’ottica che dall’inizio ha caratterizzato l’associazione di
collaborare con gli altri e di fare sistema, il concerto di quest’anno ha
superato ogni aspettativa di bellezza grazie all’intervento straordinario del soprano
Chiara D’Acunto. Il Maestro Chiara D’Acunto, giovane di Minturno impegnata nel
panorama internazionale della musica lirica, ha accompagnato l’Orchestra in
alcuni brani natalizi e in un gran finale di Verdi come mai si era visto prima
in quella sede. Già pervengono richieste da più parti per un bis ma, a parte che non è in agenda, non
saprei proprio dove far esibire l’orchestra visto che Minturno non è dotata di
un auditorium spazioso. 210 esecuzioni mi permettono di affermare che la banda è un
valore aggiunto alla città di Minturno sotto il profilo culturale, tradizionale
e sociale, come si evince da quanto è stato fin qui descritto; inoltre, è una
bellissima promozione di immagine della città quando va “in trasferta”. Per
quanto riguarda in particolare l’aspetto sociale, il ritorno positivo non è
solo interno alla Banda per l’apporto di aggregazione, di apprendimento della musica
e di conoscenza del territorio a fronte di una quota sociale del tutto irrisoria;
ma c’è anche, di fatto, un ritorno sociale ed economico per la stessa città, se
si considera che la banda, nel solo 2018, ha permesso alle varie piccole realtà
presenti un risparmio complessivo di circa diecimila euro. Il problema
economico rimane, non importa se si suona con un ritorno di rimborso spese
molto basso. Il primo problema oggi, invece, è il reperimento di risorse umane:
i nuovi ragazzi stentano ad entrare, le giovani generazioni sono troppo
distratte dal “semplice e subito” che non si concilia con l’appartenenza ad una banda. Chi, invece, vuole fare una cosa intelligente e utile per sé e per il
prossimo, che gli permetta di meglio conoscere la realtà propria e anche quella
circostante; di imparare a suonare uno strumento e accrescere così la propria
formazione e, specie se già adulto, la propria anima; di sentirsi parte di un
gruppo con continui obiettivi, vista l’infinità di repertori musicali, può
chiedere di partecipare, dai quattro ai cento anni, l’età non conta. Ci sono
molti strumenti che giacciono inermi nelle loro custodie e attendono che
qualcuno dia loro fiato. Per info: banda.mlp-minturno@libero.it
Alessandro
D’Agostino
(Presidente)