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domenica 10 marzo 2019

Cinque anni della Piccola Orchestra di Fiati Maria Loreta Proia – Città di Minturno.




La “Piccola Orchestra di Fiati Maria Loreta Proia – Città di Minturno” è partita letteralmente da zero, in una città che aveva persa la propria banda 70 anni prima e che, con il salto pluri-generazionale che ne è conseguito, di fatto non disponeva ormai neanche di una propria expertise interna. Sull’onda dello spunto offerto dalla prima fondatrice, Maria Loreta Proia, la quale donava alla città un set di strumenti musicali usati, idonei per l’avvio di una Banda, alcune persone dotate di buona volontà si sono rese disponibili, mettendo a sistema ognuna le proprie modeste capacità. Il perseguimento di nobili obiettivi, quali quelli delineati nel primo articolo dello statuto, apprendimento della musica bandistica e diffusione di essa alla generalità, ha dato dei risultati direi inaspettati. Grande merito va a quei soci, ai loro figli musicanti, ma soprattutto al Maestro Giovanni Izzo sotto la cui direzione artistica quei vecchi strumenti hanno “ripreso fiato” e la banda è cresciuta in modo costante e continuo giorno dopo giorno, fino ad arrivare oggi a livelli musicali notevoli. All’inizio, con le sue prime marce, la banda ha arricchito dignitosamente le processioni religiose di molte delle parrocchie presenti in città; si è fatta conoscere in parate per attività civili e istituzionali; ha salutato tutte le parrocchie, nessuna esclusa, con concerti natalizi. Con il tempo, facendosi apprezzare sempre di più, la banda è stata invitata a suonare per eventi di rilievo, civili e religiosi, anche fuori della città di Minturno, per esempio a Portici (Napoli) per la lunghissima processione per la festività di San Pasquale Baylon, oppure a San Giuseppe Vesuviano (Napoli) su richiesta di quel Comune per alcune ricorrenze natalizie; similmente ha suonato nelle città limitrofe, come Formia o Spigno Saturnia, per diversi eventi di interesse di più realtà, dalle associazioni varie come quella dei commercianti oppure dei Carabinieri in congedo, alle chiese locali e alle istituzioni scolastiche e amministrative, sia per feste che per commemorazioni. Non sono mancati interventi presso privati, per qualche funerale e nientedimeno che per un matrimonio: fu una scoperta anche per chi scrive la superiorità della samba suonata da una banda, al punto che gli invitati non riuscivano mai a resistere alla tentazione del ballo. I bandisti sono stati attivamente partecipi in tre Master Class organizzati ad Alvito (Frosinone) dove, ai già insigni docenti di musica che collaborano con l’associazione, si sono aggiunti docenti di importanza nazionale. Perseguendo l’obiettivo della qualità, la banda ha partecipato due volte al concorso nazionale per Bande musicali “La bacchetta d’oro”, entrando in competizione con bande comunali di grandi città provenienti da tutta Italia, dal Friuli, dalla Sardegna e dalla Sicilia, bande dotate perfino dei propri bus; tra queste forti realtà bandistiche la nostra Banda di Minturno ha conquistato posizioni di rilievo. Minturno gode molto delle attività della banda, ad esempio in occasione del raduno bandistico organizzato proprio dalla nostra Piccola Orchestra di Fiati, all’interno del Carnevale estivo del Lazio meridionale voluto dal comune e patrocinato dalla Regione Lazio a settembre 2017. Ciò è stato possibile in quanto la banda, oltre ad essere banda d’interesse comunale grazie ad un voto unanime del consiglio comunale, è iscritta all’Albo Regionale delle bande amatoriali nel Lazio, albo che permette la sua integrazione nel circuito bandistico regionale. In virtù di ciò, con l’aiuto finanziario della Regione e del Comune, la mia associazione ha portato sul Lungomare Sauro di Scauri ben sei bande in parata, accompagnate alcune anche dalle majorette, per un numero di attori superiore alle duecento unità, cui si sono aggiunti parenti e amici e i molti turisti che hanno affollato la nostra località marina per una giornata indimenticabile. La banda, oltre ad essere attiva culturalmente per la qualità riconosciuta al suo repertorio, è molto impegnata socialmente nel territorio. Basti pensare che essa collabora, nei limiti di tempo ammessi, con molte realtà deboli, quali piccole parrocchie e associazioni di vario genere, portando la musica bandistica lì dove una banda “normale” mai potrebbe arrivare a causa dei suoi costi. Perciò, su 38 esecuzioni musicali effettuate dalla banda nel 2018, ben 28 sono state eseguite nella sola città di Minturno, allietando bambini, anziani, fedeli di Comunità piccole e povere, ma anche studenti in attività scolastiche, come apertura e chiusura dell’anno scolastico o in progetti rivolti, ad esempio, all’integrazione o, come nel mese di gennaio di quest’anno, alla Giornata della Memoria, infine, la banda ha operato a favore delle istituzioni: fino a pochi anni fa, nel Giorno della Festa dell’Unità Nazionale a novembre, su alcuni dei Monumenti ai Caduti era frettolosamente appoggiata una corona da qualche vigile urbano o dal fioraio; oggi, invece, grazie alla banda, su tutti e sette i Monumenti presenti in città è assicurata almeno la tromba per suonare Il Silenzio, e avvengono con la dovuta dignità le cerimonie di commemorazione, accompagnate da un pubblico sempre più attento ai nostri valori storico-culturali. Le istituzioni amministrative, in particolare il Comune di Minturno e la XVII Comunità Montana Monti Aurunci, sono molto vicine alla banda ed incoraggiano le diverse attività con i loro patrocini; la banda in alcune occasioni ha operato anche con il patrocinio (gratuito, come è di solito) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, come fu, per esempio, per il concerto di Natale, la sera del Natale (25) del 2016 nella Cattedrale di San Pietro apostolo di Minturno, in collaborazione con la nota Associazione San Marco (che vola a livello europeo) nell’ambito del progetto “Salvaguardia del patrimonio musicale tradizionale”: fu uno spettacolo “intimo” nel cuore del Natale, dolcissimo, indimenticabile. Non per nulla il mese scorso la Piccola Orchestra si è esibita su committenza per un concerto di Natale in provincia di Caserta. La sera del 27 dicembre 2018 la banda, come ormai è consuetudine, ha omaggiato l’Amministrazione comunale con un concerto di Natale e di fine anno per augurare a tutti coloro che rivestono cariche pubbliche un santo tempo natalizio e un proficuo nuovo anno di lavoro amministrativo, attraversato dall’armonia e dall’accordo da raggiungere sempre tra opposizione e maggioranza su tutte le problematiche della Città, analogamente a quanto avviene ai componenti dell’orchestra i quali, con strumenti diversi, trovano sempre l’accordo sulla nota concordata. Come avviene nelle Camere parlamentari delle Nazioni, anche il governo di Minturno ha l’onore di ricevere questo augurio. L’evento ha avuto luogo nella Sala Baronale gremita, nonostante l’assenza totale di pubblicità se non per una modesta locandina digitale prodotta solo il giorno prima, ma, sempre nell’ottica che dall’inizio ha caratterizzato l’associazione di collaborare con gli altri e di fare sistema, il concerto di quest’anno ha superato ogni aspettativa di bellezza grazie all’intervento straordinario del soprano Chiara D’Acunto. Il Maestro Chiara D’Acunto, giovane di Minturno impegnata nel panorama internazionale della musica lirica, ha accompagnato l’Orchestra in alcuni brani natalizi e in un gran finale di Verdi come mai si era visto prima in quella sede. Già pervengono richieste da più parti per un bis ma, a parte che non è in agenda, non saprei proprio dove far esibire l’orchestra visto che Minturno non è dotata di un auditorium spazioso. 210 esecuzioni mi permettono di affermare che la banda è un valore aggiunto alla città di Minturno sotto il profilo culturale, tradizionale e sociale, come si evince da quanto è stato fin qui descritto; inoltre, è una bellissima promozione di immagine della città quando va “in trasferta”. Per quanto riguarda in particolare l’aspetto sociale, il ritorno positivo non è solo interno alla Banda per l’apporto di aggregazione, di apprendimento della musica e di conoscenza del territorio a fronte di una quota sociale del tutto irrisoria; ma c’è anche, di fatto, un ritorno sociale ed economico per la stessa città, se si considera che la banda, nel solo 2018, ha permesso alle varie piccole realtà presenti un risparmio complessivo di circa diecimila euro. Il problema economico rimane, non importa se si suona con un ritorno di rimborso spese molto basso. Il primo problema oggi, invece, è il reperimento di risorse umane: i nuovi ragazzi stentano ad entrare, le giovani generazioni sono troppo distratte dal “semplice e subito” che non si concilia con l’appartenenza ad una banda. Chi, invece, vuole fare una cosa intelligente e utile per sé e per il prossimo, che gli permetta di meglio conoscere la realtà propria e anche quella circostante; di imparare a suonare uno strumento e accrescere così la propria formazione e, specie se già adulto, la propria anima; di sentirsi parte di un gruppo con continui obiettivi, vista l’infinità di repertori musicali, può chiedere di partecipare, dai quattro ai cento anni, l’età non conta. Ci sono molti strumenti che giacciono inermi nelle loro custodie e attendono che qualcuno dia loro fiato. Per info: banda.mlp-minturno@libero.it
                                                                                                              Alessandro D’Agostino
(Presidente)

GAETA - UN VIAGGIO CHIAMATO ADOZIONE: L’ULTIMO LIBRO DELL’ASSOCIAZIONE ERNESTO.


Un viaggio chiamato adozione è l’ultimo libro pubblicato dall’Associazione Ernesto, curato dall’Avv. Alessia Maria Di Biase, referente dello sportello per le adozioni internazionali del Comune di Gaeta.  L’Ente, oltre ad offrire un servizio di orientamento e informazione sul procedimento dell’adozione internazionale, si occupa di accompagnare le coppie che intendono adottare un minore in Ungheria, Paese in cui l’Ente è accreditato da oltre dieci anni. Il libro raccoglie le testimonianze delle coppie adottive che hanno voluto condividere il percorso della propria adozione: la decisione, i passaggi burocratici e amministrativi, gli incontri psicologici, le criticità dell’accoglienza di un bambino straniero; ma anche la scelta dell’Ente, il primo colloquio, la firma del mandato, l’inizio del percorso, l’emozione dell’abbinamento, la paura e la gioia del primo incontro. I genitori raccontano, senza riserva alcuna, con molta onestà e trasparenza, gli ostacoli, i dolori ma anche l’enorme senso di felicità e di pace che dona l’arrivo di un figlio. “Realizzare uno sportello per le adozioni internazionali a Gaeta non è stato facile, ma sin da subito, come amministrazione abbiamo creduto in questo progetto proposto dall’Associazione Ernesto” commenta il sindaco di Gaeta, dott. Cosmo Mitrano che ha curato la prefazione del libro insieme con il consigliere dott.ssa Gianna Conte che aggiunge: “Come rappresentante di questa amministrazione e come docente, non posso che esprimere la mia soddisfazione per il servizio che lo sportello per le adozioni internazionali offre all’utenza e per i progetti che realizza e sostengo”. Grande entusiasmo e soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente scolastico dell’ I.C. “Principe Amedeo” di Gaeta, dott.ssa Mariangela Rispoli,  per il lavoro svolto dai suoi studenti, i quali in occasione della giornata  internazionale dell’infanzia del 20 novembre, hanno realizzato l’immagine di copertina intitolata “Un amore che non conosce confini”. “E’ davvero emozionante rileggere le storie, delle coppie che abbiamo accompagnato in Ungheria, tutte raccolte in questo libro” conclude l’Avv. Morena Grandi – Presidente dell’Associazione Ernesto. La grafica del libro è stata curata da Rino Gagliardi – Grafiche Emmegi – Castelforte.