lunedì 27 gennaio 2020
sabato 25 gennaio 2020
Gaeta: Per non dimenticare.
Per raccontare insieme come è
cambiata la città di Gaeta dalla fine della guerra ad oggi, Ernesto, Ente per
le Adozioni Internazionali in Ungheria, in collaborazione con il Comune di
Gaeta ha organizzato un incontro durante il quale i soci del “Centro Anziani
Serapo” hanno raccontato ai bambini del "Corso
di lettura e scrittura creativa” della parrocchia di San Paolo di Gaeta, il
dolore e la fatica di ricostruire il paese dopo le rovine procurate dai
bombardamenti. Attraverso una serie di immagini in bianco e nero i bambini
hanno raccolto la testimonianza dei “nonni” i quali hanno dato voce ai loro
ricordi, nonché alle loro esperienze rappresentando la sofferenza per quello
che era stato perso, distrutto ma anche la speranza e la voglia di ricominciare
e ricostruire. I bambini hanno ricordato che la Giornata della Memoria si
celebra ogni anno in tutto il mondo il 27 gennaio per commemorare le vittime
dell'Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della
discriminazione dell'uomo contro altri uomini. Durante l’evento, condotto
dalla insegnante Sonia Vagnani, volontaria dell’associazione "Ernesto" è stato realizzato
un lavoro grafico nel quale i bambini hanno raccolto delle foto che
rappresentano Gaeta dal dopoguerra ad oggi, commentate insieme agli ospiti del centro anziani. Sono state poi
inserite anche delle letture specifiche di brani, racconti e frasi
significative. Al termine dell’incontro la dottoressa Gianna Conte, presidente
della Commissione Cultura del Comune di Gaeta, ha consegnato ai bambini un
segnalibro con una frase-ricordo di Anna Frank ed un attestato di partecipazione
al presidente del "Centro
Anziani Serapo", Nicola
Spinosa, per la disponibilità e l’accoglienza. “Scopo di questo incontro – dice
la Conte - non è solo quello di
commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente ma anche ricordare che ogni giorno esistono
tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi”. Un momento,
dunque, per ricordare ma anche per approfondire e riflettere. “Consegnare ai
bambini una memoria storica del proprio territorio è il primo passo per
conoscerlo e aiutare gli altri a scoprirlo”; così la presidente di "Ernesto", avvocato Morena Grandi, spiega il perché di questo evento. “Per i bambini, che attraverso l’adozione
internazionale arrivano nel nostro paese, è molto importante apprendere la
storia del posto attraverso l’aiuto dei loro compagni: l’esplorazione, la
testimonianza , il racconto sono gli elementi principali per accoglierli in una
nuova comunità”. L’incontro si è concluso con una riflessione su un pensiero di
Anna Frank: “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può
impedire che accada di nuovo”.
sabato 18 gennaio 2020
Nasce l’UNIMRI nella città metropolitana di Roma.
L’UNIMRI (Unione Nazionale Insigniti Al Merito
della Repubblica Italiana) è nata per raccogliere gli insigniti in una grande
famiglia, per divulgare non solo i valori fondamentali dell’animo umano, quali
la dignità, l’onore, l’umiltà, l’onestà e il rispetto per tutto il creato ma
anche e soprattutto l’amore per il prossimo, per tutte le persone deboli e bisognose
di aiuto, di attenzione e di affetto, unendo la solidarietà materiale a quella
spirituale e psicologica. Solo con la fusione della cultura con la fede si
potranno realizzare questi traguardi. La purezza dell’anima unita al pensiero
rivolto alla generosità disinteressata è l’unica condizione per diventare
davvero un Cavaliere dell’UNIMRI. Il motto
dell’associazione “Acta non verba” (Fatti non parole) non è uno
slogan pubblicitario, ma un atto
di fede propositivo, un impegno da mantenere davanti agli uomini e davanti a
Dio. La sezione UNIRMI di Roma Metropolitana, nata il 15 dicembre 2019 presso la "Domus
Australia" in Via Cernaia a Roma, è composta dagli organi statutari dai seguenti
Insigniti: Grande Ufficiale Gen. di C. d'A. Fabrizio Carrarini (Presidente
Onorario), Cav. Gen. Vitantonio Tarantini (Presidente della sezione), Comm.
Riccardo Mauri (Vice Presidente), Uff. Achille Livio Notamo (Vice Presidente
Vicario) di Anzio, Cav. Gino Marcoccia (Segretario) di Nettuno, Cav. Luigi
Marrazzo (Tesoriere) di Anzio. Sono stati altresì nominati quali componenti del
direttivo: Comm. Salvatore Acanfora, Cav. Arturo Covone, Cav. Donato Gallina di
Nettuno, Cav. Pietro Lapietra, Cav. Giampaolo Pigna, Cav. Renato Tedeschi. A
tutti congratulazioni e buon lavoro. Info: www.unimri.it
- http://bit.ly/UNIMRI-Lazio (facebook) - segreteria.nazionale@unimri.it
sabato 11 gennaio 2020
Nettuno: La violenza declinata, 21 gennario 2020, ore 18.
L'associazione
AIDE Nettuno riparte alla grande augurando un sereno e felice 2020. I risultati
ottenuti nel corso degli anni hanno dato all’associazione la consapevolezza e
la responsabilità che li ha portato a non fermarsi mai. Per questo motivo e per
tanti altri hanno come obiettivo di migliorarsi e migliorare tutto ciò che ci
circonda. Il 21 gennaio 2020 sarà presentato il libro di Anna Silvia Angelini “La
violenza declinata” e sarà l'occasione anche di presentare i progetti
dell'intero anno 2020 con grandissime novità. Vi aspettiamo, dunque, martedì 21
gennaio, alle ore 18, presso la sede dell’associazione in Via Biferno 14, a Nettuno (zona Cretarossa). Vi attendiamo
numerosi. A seguire aperitivo.
martedì 7 gennaio 2020
Dolina carsica o sinkhole a Sermoneta?
La presenza della scossa sismica dei giorni scorsi di 2,6° di magnitudo
(3 gennaio 2020) con epicentro a Sermoneta ha scosso un po' anche i nostri
cittadini; voglio fare un breve escursus riassuntivo sul nostro territorio
locale, vivendo da sempre qui ed occupandomi oramai da anni di ambiente, territorio
e paesaggio di Sermoneta. Da sempre qui c'è una nutrita presenza di laghi, laghetti,
cave di pietra calcarea dismesse, canali, fiumi, sorgenti di varia natura
carsica minerale. Ninfa ne è un esempio (il laghetto e la sorgente) e nella
adiacente borgata di Doganella vi sono vari esempi di sprofondamento. Uno anni
fa' (1989) che ha dato vita improvvisamente all'inghiottimento di una stradina
interna al borgo (pressi di Via Ninfina vicina ai giardini di Ninfa) ed alla
formazione di un piccolo laghetto colmo di acqua ancora sempre presente (evidentemente
di acqua sorgiva non stagnante ma lasciato lì in stato quasi di abbandono) per
non parlare anche della borgata di Sermoneta Scalo dove presenti da decenni una
serie di laghi vari (gli sprofondi) e di svariate grandezze di diametro e
profondità, alcuni adibiti a pesca sportiva (laghetto Azzurro) e Monticchio ne
completa l'escursus dove è presente torre Petrara (Vittoria, di origini
medioevali) in un luogo che era una ex cava di pietra calcarea (che ha dato
lavoro qui a suo tempo antico di bonifica dell'Agro Pontino utilizzandone i
materiali di pietra) e con tutta l'area sorgiva attorno che la circonda, ricca
di sorgenti carsiche e fonti naturali a vario chimismo di acqua calda e fredda e
le sorgenti dei Cacarelli famosi, oltre al fiume Cavata che la attraversa ed
alla sorgente e fosso dell'acqua Regina vicina e, ciliegina sulla torta, anche
qui la presenza di ben due laghetti a poca distanza dai resti della torretta
d'avvistamento medioevale Vittoria, immersi nell'area sorgiva (già denominata
anche Monumento Naturale dalla regione -area ambiente/parchi Lazio) il laghetto
dell'acqua Turchina ed il laghetto Laminare (stagno con meno acqua), due laghi
di cui non si conosce bene l'origine (dalla relazione di Italia Nostra Latina
allegata in ottemperanza alla richiesta effettuata in regione per l'area di
Sermoneta, non si fanno menzioni delle origini dei laghetti e si esplicita che
il laghetto Acqua Turchina potrebbe avere origini da un sinkhole di
sprofondamento ma ciò andrebbe ulteriormente accertato), inoltre nella vicina Via
Romana Vecchia di Monticchio da sempre noi bambini all'epoca frequentavamo le
due note sorgenti lì presenti: L'acqua Solfurea (acqua zolfa) e la Catena (Acquapuzza)
ora fregiate di due rinomati ristoranti in loco (la Sorgente e la Catena) che
da decenni erano oramai secche/aride (esempio la sorgente-acqua solfurea) non
avendo più corsi d'acqua e neanche più la Catena, sita poco dopo andando verso
la borgata di Tufette, da svariati anni si era anch'essa prosciugata oltre a
ciò si dice che anche nella nostra Abbazia di Valvisciolo vi sia la presenza di
fonti sorgentizie carsiche (come l'Acqua Regina di Monticchio) ma non so' se ciò
sia leggenda o realtà; di sicuro il fatto è che la nostra zona è ricca di
sorgenti, fonti e laghetti da sempre e probabilmente tutti o quasi gli
sprofondi/invasi hanno origini da sinkhole o doline carsiche cosiddette perché
le nostre falde idriche sotterranee in profondità sono ricche di acque a varia
natura (tufo, travertino) tipo solfurea, minerale, calda, gelata. Da notare che
la presenza di estese piantagioni di kiwi nelle zone di Doganella e Tufette
hanno dato vita ad un eccessivo emungimento delle falde idriche carsiche
profonde, per i copiosi innaffiamenti di cui questi frutti necessitano per la
maturazione, che creano dei vuoti sotterranei con conseguenti abbassamenti di
falda idrica e quindi anche a maggiori propensioni e rischio di cedimenti
strutturali e sprofondamenti dei terreni con creazione di buche e vuoti più o
meno estesi. La natura non andrebbe contrastata mai troppo ma dovremmo imparare
di più a rispettarla e viverci così più in armonia. Nei giorni scorsi, dopo la
scossa di terremoto con epicentro qui (zona Monticchio adiacente la ferrovia
dei treni linea Roma-Napoli confinante con Latina scalo), abbiamo assistito
increduli al ritorno dell'acqua copiosa nelle due sorgenti di Via Romana Vecchia,
Acqua Zolfa e Acquapuzza a Tufette, la profondità epicentrale del sisma nei
pressi di Monticchio verso Latina scalo è stata di circa 8 km, evidentemente ha
creato spostamenti delle falde sotterranee che sono riemerse lì dove erano
sorte (complici anche le forti piogge delle scorse settimane che hanno
rimpinguato). La nostra zona non è considerata a grave rischio sismico, ma
forse le cose già da anni si stanno modificando e di certo la nostra è zona da
tenere sotto controllo e monitoraggio periodico necessitando di essere anche
messa più in sicurezza, tutto ciò senza allarmismi.
dott.sa
Antonietta PAGANI
Sinistra Italiana Sermoneta (LT)