E' un sabato mattina. All'ingresso della cattedrale di san Pietro, don Cristoforo mi riceve accogliente e con disponibilità. Mi racconta che è parroco a Minturno da 4 anni, ma io l'ho conosciuto solo di recente. Gli chiedo se può se può aprirmi le porte della cattedrale per visitare le catacombe. I nostri passi procedono silenziosamente sul pavimento. Nel silenzio della chiesa vuota tutto sembra ancora più maestoso e mi rendo conto di quanto questo capolavoro meriti un posto speciale nella storia dell'arte italiana. Ci fermiamo: Don Cristoforo mi indica le cisterne sottostanti utilizzate. Cerchiamo di risalire a braccio ai tempi della storia. La porta si apre sull'intimità della chiesa originaria. Da subito mi colpisce il soffitto semplice, scarno, lineare. Don Cristoforo mi racconta e mi mostra la parete sulla quale vi era l'affresco della Madonna delle Grazie, poi recuperato ed incastonato nel coro di legno. Pur vivendo del territorio, pur avendo visitato la cattedrale di san Pietro più volte, resto stupita, rimango senza fiato, innamorata di tanto valore artistico. Ci avviamo verso la cripta, verso le grotte sottostanti e mi ritrovo stupita e meravigliata di fronte alla bellezza delle catacombe. Don Cristoforo mi mostra i loculi dove su tavole di legno su piani orizzontali, ma anche in verticale erano conservati i corpi dei defunti. D'un colpo un passato lontanissimo ritorna alla luce. Più in basso ci sono i lavatoi, dove i corpi erano preparati e curati per essere conservati più a lungo possibile. Don Cristoforo mi racconta di cappelle patrizie e di siti occupati dagli altri ceti sociali. È incredibile quanto arricchimento culturale abbia ricevuto da questa visita. Don Cristoforo mi dona una brochure della cattedrale di san Pietro di Minturno e parliamo delle visite guidate degli studenti fermate dalla pandemia. Il mio auspicio è che i ragazzi del territorio possano giovarsi della crescita culturale offerta da questa presenza storica fondamentale, perché sui libri possiamo recepire tutte le informazioni, come pure dalla multimedialità. Eppure la presenza ci fa dono di una particolare atmosfera che invade il nostro spirito, che sulle pagine di carta o su gli screen non possiamo trovare.
martedì 25 giugno 2024
Le catacombe della cattedrale di san Pietro in Minturno (Rossella Serao)
E' un sabato mattina. All'ingresso della cattedrale di san Pietro, don Cristoforo mi riceve accogliente e con disponibilità. Mi racconta che è parroco a Minturno da 4 anni, ma io l'ho conosciuto solo di recente. Gli chiedo se può se può aprirmi le porte della cattedrale per visitare le catacombe. I nostri passi procedono silenziosamente sul pavimento. Nel silenzio della chiesa vuota tutto sembra ancora più maestoso e mi rendo conto di quanto questo capolavoro meriti un posto speciale nella storia dell'arte italiana. Ci fermiamo: Don Cristoforo mi indica le cisterne sottostanti utilizzate. Cerchiamo di risalire a braccio ai tempi della storia. La porta si apre sull'intimità della chiesa originaria. Da subito mi colpisce il soffitto semplice, scarno, lineare. Don Cristoforo mi racconta e mi mostra la parete sulla quale vi era l'affresco della Madonna delle Grazie, poi recuperato ed incastonato nel coro di legno. Pur vivendo del territorio, pur avendo visitato la cattedrale di san Pietro più volte, resto stupita, rimango senza fiato, innamorata di tanto valore artistico. Ci avviamo verso la cripta, verso le grotte sottostanti e mi ritrovo stupita e meravigliata di fronte alla bellezza delle catacombe. Don Cristoforo mi mostra i loculi dove su tavole di legno su piani orizzontali, ma anche in verticale erano conservati i corpi dei defunti. D'un colpo un passato lontanissimo ritorna alla luce. Più in basso ci sono i lavatoi, dove i corpi erano preparati e curati per essere conservati più a lungo possibile. Don Cristoforo mi racconta di cappelle patrizie e di siti occupati dagli altri ceti sociali. È incredibile quanto arricchimento culturale abbia ricevuto da questa visita. Don Cristoforo mi dona una brochure della cattedrale di san Pietro di Minturno e parliamo delle visite guidate degli studenti fermate dalla pandemia. Il mio auspicio è che i ragazzi del territorio possano giovarsi della crescita culturale offerta da questa presenza storica fondamentale, perché sui libri possiamo recepire tutte le informazioni, come pure dalla multimedialità. Eppure la presenza ci fa dono di una particolare atmosfera che invade il nostro spirito, che sulle pagine di carta o su gli screen non possiamo trovare.
sabato 15 giugno 2024
La "Nuovi Orizzonti" di Minturno sugli scudi
Sofia De Felice |
Valentina Spinaci, Sofia e Federica Nardelli |
Eva De Felice (II classificata) |
Sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 le giovani atlete della Polisportiva
“Nuovi Orizzonti” del presidente Enrico Purificato, con sede a Minturno, hanno
partecipato al “Trofeo FISR Aurora -
Memorial Roberto Guiducci” che si è svolto ad Anguillara Sabazia (Roma), il “Roll-Ice Skating Village” di Via Duca degli
Abruzzi. Tra le numerose presenze alla manifestazione, un nutrito gruppo di
trentadue partecipanti proveniva dal territorio del Lazio meridionale con
signorine da sei a diciotto anni di età. Molte sono state le soddisfazioni
delle insegnanti Federica Nardelli e Valentina Spinaci che hanno lavorato duro
per preparare le allieve ed i risultati hanno premiato le ore ed i giorni
dedicati al perfezionamento delle giovanissime atlete (con una presenza
maschile) che di seguito elenchiamo, divise per categoria. Master C 4: Chiara
Treglia (I classificata); Evolution C 4; Chiara Baldascino (I
classificata); Evolution D 3: Francesco Baldascino (I classificato); Evolution
A 3: Ginevra De Martino (I classificata), Stella Madeddu (IV classificata),
Alyssa Galluzzo, Margherita Campani (II classificata), Greta Quolantoni (III classificata) e
Matilde Quolantoni (II classificata); Evolution A 2: Aurora Ianniello (I
classificata); Evolution A 4: Caterina La Starza (III classificata) e Chiara
Ialongo (I classificata); Classe Midway 3: Carol Scipione (III classificata),
Giulia Casale (II classificata), Caterina Addessi (II classificata) e Giulia
Coianiz (I classificata); Evolution C 5:
Serena Cestrone (I classificata) e Matilde D’Epiro (I classificata); Evolution
C 4: Marina Flammini (I classificata); Evolution D 4: Mia D’Alessandro (I
classificata), Francesca D’Alessandro (II classificata) e Marianna Stanziale (I
classificata); Master A 4: Sofia Savino (I classificata) e Chiara
Dell’Annunziata (I classificata); Classe Midway 2: Delicata Strabello (I
classificata); Master B 4: Ilaria Testa (I classificata) e Flavia Nocella (I
classificata); Classe Starter 2: Sofia Cotugno ed Eva De Felice (II
classificata); Classe Starter 3: Sofia Stanziale (I classificata) e Greta
Colantuono (I classificata); Classe Midway 4: Sofia De Felice (I classificata).
La stagione 2023/2024
terminerà il prossimo 26 giugno, in occasione dello spettacolo di pattinaggio
artistico “La notte delle rotelle”, che vedrà anche la partecipazione di
pattinatori professionisti delle migliori scuole provenienti dal Lazio e dalla
Campania presso l’Arena Mallozzi del Lungomare Sauro a Scauri. Il
ringraziamento della comunità del Lazio meridionale va a Enrico Purificato, a Federica
Nardelli e Valentina Spinaci della Federazione Italiana Sport Rotellistici (FISR), allo staff
della “Nuovi Orizzonti” ed alle allieve ed allievi che portano in alto
l’orgoglio di praticare questo sport che ha bisogno delle “rotelle” con cui
muoversi su pista o su strada. Ad maiora!