sabato 16 aprile 2022

Come un grappolo d’uva di Carmen Sparagna


Con grande piacere voglio presentare il libro della scrittrice di Scauri, Carmen Sparagna, dal titolo “Come un grappolo d’uva” (Casa editrice D’Arco di Formia), pubblicato qualche giorno prima di Natale 2021. Questa raccolta poetica segue l’uscita del suo primo libro “La mia vecchia Scauri” pubblicato nel 2006, nel quale ricorda la sua infanzia con foto in bianco e nero e descrive i personaggi della cittadina balneare che fanno parte dei ricordi popolari di molti scauresi. Carmen da molti anni scrive racconti e poesie nelle quali troviamo molto di se stessa e della vita quotidiana di tutti noi. La raccolta di poesie “Come un grappolo d’uva” Sparagna ha voluto dedicarla a tutti quelli che gli sono rimasti nel cuore, ai parenti più cari, al marito ed alla figlia sempre pronti ad incoraggiarla. I versi di Carmen fanno talvolta commuovere il lettore, specie quando parla di Yara Gambirasio o quando tratta argomenti esistenziali come nella poesia “Natura matrigna” accostabile al grande Leopardi. Le sue creazioni nascono dal cuore e quando l’inchiostro della sua penna le trasferisce sui fogli di carta Carmen è felice, compensando a volte, un vuoto interiore. Ha partecipato a varie manifestazioni locali come Scauritanum e Premio Dragut, riscuotendo un notevole successo. Il volume si può acquistare sia presso l’edicola “Sfogliando” a Scauri e sia al caffé “Inkanto” a Maranola di Formia. Per contattare l’autrice: carspar47@gmail.com.

Propongo ai lettori una poesia di Carmen Sparagna che ha dedicato alla sua Scauri dal titolo “La nostra spiaggia”:

Quel vecchio tronco abbandonato sulla riva

oggi non era più là,

dove ci fermavamo per godere il sole.

Oggi su quella spiaggia due bimbette giocavano

riempiendo secchielli di sabbia

sotto gli occhi amorevoli

di una mamma e di un nonno.

Ho sentito chiamare il tuo nome Mirjam! ad alta voce

contro il rumore del mare

ed il mio cuore ha palpitato per un attimo,

ma ho coperto l’emozione

sotto l’ala della paglia calata sugli occhi,

stesa sotto il sole caldissimo

come quei giorni con te.

Avrei voluto avvicinarmi a quella gente,

trovare un’occasione per fare un sorriso

a quelle bimbe bionde com’eri tu da piccola,

ma non l’ho fatto, rimanendo in silenzio

a guardare quell’immagine dolcissima da invidiare.

E sono andata via quasi furtivamente

senza salutare nessuno

come una sconosciuta bagnante di passaggio

su quella spiaggia che sentivo mia.

Nessun commento:

Posta un commento