sabato 14 maggio 2022

Il Latium di Daniele Baldassarre.


Il legame di Daniele Baldassarre con questa Terra, che nell’antichità si chiamava Latium, ha inizio il 3 dicembre del 1955 a Fiuggi, già Anticoli di Campagna, con radici paterne a Vico nel Lazio. Daniele ricorda ancora donne alla fontana con le conche in rame, gli animali da soma, la trebbiatura sull’aia e qualche vecchio con le cioce e gli indumenti tipici della tradizione. Ha poi seguito l’intero corso degli studi a Roma, allievo tra gli altri di Luigi Pellegrin e Guglielmo De Angelis D’Ossat, fino alla laurea in architettura nel 1982. Durante gli anni universitari ha approfondito gli aspetti della teoria e storia dell’arte, avvicinandosi al mondo della critica sotto la guida esperta di Filiberto Menna. Dopo un lungo periodo quale assistente di Ermanno Leschiutta (con il quale lavorò anche ad un volume illustrato su testi di critica architettonica di Lorenzo Berni) e quindi un’esperienza, breve ma certo ricca di fermenti, nello studio “Granma” al fianco di Massimiliano Fuksas e Annamaria Sacconi; alla metà degli anni ’80 il ritorno a Fiuggi. Qui ormai opera in prevalenza, seppur tuttora affascinato dagli sviluppi nel panorama dell’architettura internazionale, in special modo quella giapponese. Certo gli studi, le esperienze giovanili romane, gli incontri, i viaggi, hanno portato ad impegnarsi in più campi, con medesima intensità: Dalla progettazione con Fuksas, alla ricerca con Leschiutta; dagli allestimenti espositivi, con l’iniziazione esperta di Maurizio Di Puolo nel 1983, alle mostre di scultura per Ugo Attardi ed Angelo Canevari; dalla fotografia, con i suggerimenti amichevoli di Franco Fontana, all’incisione con Angelo Gabbanini e Gaetano Pompa. Oltre alle collaborazioni con Pedro Cano e Nicola Carrino, lunghe amicizie con Marco Gizzi, Guglielmo Coluzzi, Sandro Scascitelli, Sergio Toppi, Antonio Fiore, Patrick Alò, Giovanni Fontana, Piero Fantastichini e Jago. Poi l’incontro con Vincenzo De Caprio e l’odepòrica (Studio della letteratura di viaggio), con Renato Mammucari, Pier Andrea De Rosa, Marcello Carlino. Tutto ciò ha lasciato in Daniele Baldassarre una passione multidisciplinare, che permea l’approccio  all’architettura. Con tali interessi, nel 2002 aveva creato nel centro storico anticolano un punto d’incontro espositivo ed archivio informatico dedicato al territorio: La Bottega della Memoria. Negli ultimi decenni dunque, pur venendo da oltre un trentennio vissuto nell’Urbe Caput Mundi, col suo complesso e stratificato, grandioso campionario architettonico ed artistico è stato inversamente attratto dalla semplicità, solo apparente, del “Piccolo mondo antico” delle sue radici. Oltre a quelle sue “Mirabilia” storicamente celebrate ormai da millenni – come le mura poligonali alle quali ha dedicato molti dei suoi studi - lo affascinano tante opere forse misconosciute, manufatti che si distinguono dal panorama edilizio circostante, nonostante dimensioni piuttosto ridotte, per la loro evidente “singolarità”: nell’aspetto esteriore; nel ricorso a lontane tradizioni costruttive; nelle desuete destinazioni d’uso, ormai perse nel passato; nel valore unico, sacrale e/o identitàrio, che loro attribuisce ognuna delle comunità cittadine che le hanno in secolare custodia. Piccoli gioielli incastonati in paesaggi non di rado intatti, come le Mura ciclopiche di Pyrae a Scauri di Minturno, la “Porta aurea” a Castellonorato di Formia, Via delle Mura Ciclopiche sempre a Formia e quelle di Gaeta, Itri, Ponza e Sperlonga o nel tessuto urbano dei centri, avviati però talvolta a una non accettabile, incomprensibile dimenticanza. In primis si presenta allora nelle sue pubblicazioni una decisa volontà documentaria, per concorrere insieme agli altri studiosi del Lazio meridionale a una continua divulgazione e tutela della sua davvero peculiare realtà. Nondimeno, gli “appunti di viaggio” gli hanno dato l’opportunità di riconsiderare la personale visione del “fare architettura”, suggerendo come si dovrebbe agire sul territorio: Costruendo ove possibile il veramente necessario alle esigenze contemporanee e cercando parallelamente di recuperare l’originale patrimonio esistente; progettando peraltro in modo sostenibile, nei materiali e nei volumi, in coerenza con la diversa natura di ogni sito. Ritornando così a rispettare il mutevole “nume tutelare del luogo”, quel genius loci spesso ignorato nell’odierno Latium.


giovedì 5 maggio 2022

Scauri: Mostra di pittura “Il mare, i colori, l’amore”, dal 5 al 12 maggio 2022.







Le bellissime sale con vetrate sul mare del Wave sul lungomare di Scauri, locale “cult” della movida del Lazio meridionale, ospiteranno i dipinti della pittrice Filomena Vezza e del pittore Angelo Silvio Lorenzo Ionta, in arte ASLI, entrambi artisti “figurativi”. La mostra sarà aperta al pubblico e si svolgerà dal 5 al 12 maggio 2022, Il tema dell’esposizione è “Il mare, i colori, l’amore”, sviluppato dai “ritratti” e dai “paesaggi” di Filomena Vezza e dal “POP”, i “notturni” e le “marine” di ASLI. L’inaugurazione si terrà venerdì 6 maggio, alle ore 19:00. Il critico d'arte che presenterà gli artisti ed i dipinti esposti sarà il maestro Massimo Patrone Griffi, Duca di Roscigno e Sacco, noto pittore e scultore della Capitale, da tempo residente a Formia, della famiglia del grande Giuseppe Patroni Griffi, famoso regista, drammaturgo e scrittore, nato a Napoli nel 1921, uno delle personalità più versatili del panorama culturale italiano del secondo Novecento. Sempre durante l’inaugurazione,  la dottoressa Rossella Serao, scrittrice, storica dell'arte, storica del teatro, critico teatrale e collaboratrice della nota rivista teatrale "Sipario", consegnerà un dipinto di ASLI al dottor Angelo Borrelli, già Capo Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, distintosi per l'impegno profuso nella gestione della pandemia da Covid 19 e per i molteplici interventi portati a termine a seguito dei nefasti terremoti che hanno colpito il nostro territorio nazionale, da ultimo i terremoti di  Amatrice-Arquata del Tronto-Accumoli del 2016 (che vide 62 Comuni compresi nel cratere sismico) e di Ischia del 2017. A coordinare i diversi interventi della serata sarà la dottoressa Marianna Rossi, eccellenza nel campo musicale internazionale e docente presso il Conservatorio di Musica di Frosinone. Gli organizzatori dell’evento sono grati alla famiglia Uttaro, gestori del lido del Sole, per la sensibilità all’arte e la disponibilità dimostrata nell’ospitare l’esibizione pittorica.

Gli artisti:

Filomena Vezza nata a Minturno (Latina) sin dall’infanzia si mostra attratta dal colore, di cui intuisce le infinite e sterminate possibilità. È allieva di Fernando Masi, autore irpino celebre per i lavori ispirati al mondo Ferrari. L’incontro con il Maestro si rivela prezioso e costituisce per la nostra un momento di sublimazione della propria arte; la sensibilità intrinseca ed il bagaglio tecnico acquisito le consentono di muoversi disinvolta nella figurazione: temi ricorrenti sono la natura morta, il paesaggio naturale e la figura umana, interpretati rifuggendo un realismo tout court. Tali opere si distinguono per l’eleganza e l’armonia del tratto e portano in scena un vivace cromatismo: esse preparano il terreno a ciò che costituisce la summa della sua poetica, il progetto denominato “Porto un cuore”. Trattasi di una performance di “Action Painting” immersiva, carica di suggestioni ed in grado di regalare intense emozioni ai fruitori, una sorta di rituale sciamanico durante il quale la pittrice è mossa da pulsanti energie, interiori e metafisiche al contempo. Come affermato dalla pittrice stessa: “Quando il colore parte dal cuore, allora l’arte diventa sentimento. Ecco come dipingo: bando ai pennelli, dolcemente accarezzo le tele bianche, con le mani ne plasmo figure e colori. È come una magia: colgo il colore direttamente dalla tavolozza e lo stendo d’impulso, come un gesto istintivo d’amore”. Tra le sue più importanti mostre, si ricordi quella presso il Palazzo del Parlamento europeo, a Brusselle (Belgio), dove ha esposto insieme a Masi, nel 2016, inoltre ha performato durante la mostra “Art-e Passione e Arte” (in collaborazione con il Ferrari Club di Fiuggi), presso il chiostro di Sant’Agostino di Veroli (Frosinone) e presso l’anfiteatro di Teano (Caserta), in occasione dell’omaggio al compianto maestro Ennio Morricone da parte dell’orchestra sinfonica di Giorgio Proietti, con la collaborazione dell’associazione Atopon. Entrambi gli eventi risalgono al 2021. Di recente è stata impegnata per una mostra ed una performance pittorica a Portofino (Genova).Attualmente Filomena Vezza vive e lavora a Santi Cosma e Damiano (Latina), in prossimità del mare, inesauribile fonte d’ ispirazione per i suoi lavori.

Angelo Silvio Lorenzo Ionta, in arte ASLI (dalle iniziali del suo nome) è un pittore autodidatta, figurativo e pop. Nato a Formia (Latina) l'11 agosto 1961, è un dirigente della Pubblica Amministrazione, vive e lavora a Roma. Angelo Silvio Lorenzo Ionta, in arte ASLI, è un  pittore nato a Formia, l’11 agosto 1961, attualmente dirigente della Pubblica Amministrazione, che vive tra Roma e Scauri. Pittore autodidatta apprezzato dalla critica per uno stile riconoscibile, semplice, ma soprattutto, mai scontato. ASLI dipinge sia per immortalare le sue “emozioni”, sia per la tensione emotiva che prova nell’affrontare una nuova sfida. All’inizio di ogni dipinto, infatti, vede la tela come un grande campo di battaglia, avvolto da una spessa nebbia bianca, abitato da valorosi guerrieri, dai nomi altisonanti, Anatomia, Chiaroscuro, Prospettiva, Cromatismo. Questi valorosi guerrieri, terrore di ogni pittore, impongono inesorabilmente il loro rispetto, ma quando alla fine, dopo tanto patire, ti lasciano passare vedi il tuo pensiero immortalato sulla tela. Per questo dipinge, animato da irrazionale passione, spronando a sempre ben fare colori, gaiezza e idea di movimento. ASLI non imita nessuno, non assomiglia a nessuno, non richiama l’operato di nessuno. Ha partecipato a numerose mostre, personali e collettive, in Italia ed all’estero. Molti i suoi dipinti sono esposti in “Luoghi pubblici”, come nella hall del Parker Hotel di Brusselle (Belgio), nella sede della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) a Roma, presso Palazzo Salerno a Napoli e presso le sedi dei Comuni di Viterbo, Castelforte e Cassino.

Info: www.facebook.com/aslipittore – 3476556455 – asli.thepainter@gmail.com