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Contatto: g_donofrio@libero.it

sabato 25 gennaio 2020

Gaeta: Per non dimenticare.



Per raccontare insieme come è cambiata la città di Gaeta dalla fine della guerra ad oggi, Ernesto, Ente per le Adozioni Internazionali in Ungheria, in collaborazione con il Comune di Gaeta ha organizzato un incontro durante il quale i soci del “Centro Anziani Serapo” hanno raccontato ai bambini del "Corso di lettura e scrittura creativa” della parrocchia di San Paolo di Gaeta, il dolore e la fatica di ricostruire il paese dopo le rovine procurate dai bombardamenti. Attraverso una serie di immagini in bianco e nero i bambini hanno raccolto la testimonianza dei “nonni” i quali hanno dato voce ai loro ricordi, nonché alle loro esperienze rappresentando la sofferenza per quello che era stato perso, distrutto ma anche la speranza e la voglia di ricominciare e ricostruire. I bambini hanno ricordato che la Giornata della Memoria si celebra ogni anno in tutto il mondo il 27 gennaio per commemorare le vittime dell'Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell'uomo contro altri uomini. Durante l’evento, condotto dalla insegnante Sonia Vagnani, volontaria dell’associazione "Ernesto" è stato realizzato un lavoro grafico nel quale i bambini hanno raccolto delle foto che rappresentano Gaeta dal dopoguerra ad oggi, commentate insieme agli ospiti del centro anziani. Sono state poi inserite anche delle letture specifiche di brani, racconti e frasi significative. Al termine dell’incontro la dottoressa Gianna Conte, presidente della Commissione Cultura del Comune di Gaeta, ha consegnato ai bambini un segnalibro con una frase-ricordo di Anna Frank ed un attestato di partecipazione al presidente del "Centro Anziani Serapo", Nicola Spinosa, per la disponibilità e l’accoglienza. “Scopo di questo incontro – dice la Conte - non è solo quello di commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente  ma anche ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi”. Un momento, dunque, per ricordare ma anche per approfondire e riflettere. “Consegnare ai bambini una memoria storica del proprio territorio è il primo passo per conoscerlo e aiutare gli altri a scoprirlo”; così la presidente di "Ernesto", avvocato Morena Grandi, spiega il perché di questo evento. “Per i bambini, che attraverso l’adozione internazionale arrivano nel nostro paese, è molto importante apprendere la storia del posto attraverso l’aiuto dei loro compagni: l’esplorazione, la testimonianza , il racconto sono gli elementi principali per accoglierli in una nuova comunità”. L’incontro si è concluso con una riflessione su un pensiero di Anna Frank: “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”.

sabato 18 gennaio 2020

Nasce l’UNIMRI nella città metropolitana di Roma.



L’UNIMRI (Unione Nazionale Insigniti Al Merito della Repubblica Italiana) è nata per raccogliere gli insigniti in una grande famiglia, per divulgare non solo i valori fondamentali dell’animo umano, quali la dignità, l’onore, l’umiltà, l’onestà e il rispetto per tutto il creato ma anche e soprattutto l’amore per il prossimo, per tutte le persone deboli e bisognose di aiuto, di attenzione e di affetto, unendo la solidarietà materiale a quella spirituale e psicologica. Solo con la fusione della cultura con la fede si potranno realizzare questi traguardi. La purezza dell’anima unita al pensiero rivolto alla generosità disinteressata è l’unica condizione per diventare davvero un Cavaliere dell’UNIMRI. Il motto dell’associazione “Acta non verba” (Fatti non parole) non è uno slogan pubblicitario, ma un atto di fede propositivo, un impegno da mantenere davanti agli uomini e davanti a Dio. La sezione UNIRMI di Roma Metropolitana, nata il 15 dicembre 2019 presso la "Domus Australia" in Via Cernaia a Roma, è composta dagli organi statutari dai seguenti Insigniti: Grande Ufficiale Gen. di C. d'A. Fabrizio Carrarini (Presidente Onorario), Cav. Gen. Vitantonio Tarantini (Presidente della sezione), Comm. Riccardo Mauri (Vice Presidente), Uff. Achille Livio Notamo (Vice Presidente Vicario) di Anzio, Cav. Gino Marcoccia (Segretario) di Nettuno, Cav. Luigi Marrazzo (Tesoriere) di Anzio. Sono stati altresì nominati quali componenti del direttivo: Comm. Salvatore Acanfora, Cav. Arturo Covone, Cav. Donato Gallina di Nettuno, Cav. Pietro Lapietra, Cav. Giampaolo Pigna, Cav. Renato Tedeschi. A tutti congratulazioni e buon lavoro. Info: www.unimri.it - http://bit.ly/UNIMRI-Lazio (facebook) - segreteria.nazionale@unimri.it

sabato 11 gennaio 2020

Nettuno: La violenza declinata, 21 gennario 2020, ore 18.


L'associazione AIDE Nettuno riparte alla grande augurando un sereno e felice 2020. I risultati ottenuti nel corso degli anni hanno dato all’associazione la consapevolezza e la responsabilità che li ha portato a non fermarsi mai. Per questo motivo e per tanti altri hanno come obiettivo di migliorarsi e migliorare tutto ciò che ci circonda. Il 21 gennaio 2020 sarà presentato il libro di Anna Silvia Angelini “La violenza declinata” e sarà l'occasione anche di presentare i progetti dell'intero anno 2020 con grandissime novità. Vi aspettiamo, dunque, martedì 21 gennaio, alle ore 18, presso la sede dell’associazione in Via Biferno 14, a  Nettuno (zona Cretarossa). Vi attendiamo numerosi. A seguire aperitivo.

martedì 7 gennaio 2020

Dolina carsica o sinkhole a Sermoneta?







La presenza della scossa sismica dei giorni scorsi di 2,6° di magnitudo (3 gennaio 2020) con epicentro a Sermoneta ha scosso un po' anche i nostri cittadini; voglio fare un breve escursus riassuntivo sul nostro territorio locale, vivendo da sempre qui ed occupandomi oramai da anni di ambiente, territorio e paesaggio di Sermoneta. Da sempre qui c'è una nutrita presenza di laghi, laghetti, cave di pietra calcarea dismesse, canali, fiumi, sorgenti di varia natura carsica minerale. Ninfa ne è un esempio (il laghetto e la sorgente) e nella adiacente borgata di Doganella vi sono vari esempi di sprofondamento. Uno anni fa' (1989) che ha dato vita improvvisamente all'inghiottimento di una stradina interna al borgo (pressi di Via Ninfina vicina ai giardini di Ninfa) ed alla formazione di un piccolo laghetto colmo di acqua ancora sempre presente (evidentemente di acqua sorgiva non stagnante ma lasciato lì in stato quasi di abbandono) per non parlare anche della borgata di Sermoneta Scalo dove presenti da decenni una serie di laghi vari (gli sprofondi) e di svariate grandezze di diametro e profondità, alcuni adibiti a pesca sportiva (laghetto Azzurro) e Monticchio ne completa l'escursus dove è presente torre Petrara (Vittoria, di origini medioevali) in un luogo che era una ex cava di pietra calcarea (che ha dato lavoro qui a suo tempo antico di bonifica dell'Agro Pontino utilizzandone i materiali di pietra) e con tutta l'area sorgiva attorno che la circonda, ricca di sorgenti carsiche e fonti naturali a vario chimismo di acqua calda e fredda e le sorgenti dei Cacarelli famosi, oltre al fiume Cavata che la attraversa ed alla sorgente e fosso dell'acqua Regina vicina e, ciliegina sulla torta, anche qui la presenza di ben due laghetti a poca distanza dai resti della torretta d'avvistamento medioevale Vittoria, immersi nell'area sorgiva (già denominata anche Monumento Naturale dalla regione -area ambiente/parchi Lazio) il laghetto dell'acqua Turchina ed il laghetto Laminare (stagno con meno acqua), due laghi di cui non si conosce bene l'origine (dalla relazione di Italia Nostra Latina allegata in ottemperanza alla richiesta effettuata in regione per l'area di Sermoneta, non si fanno menzioni delle origini dei laghetti e si esplicita che il laghetto Acqua Turchina potrebbe avere origini da un sinkhole di sprofondamento ma ciò andrebbe ulteriormente accertato), inoltre nella vicina Via Romana Vecchia di Monticchio da sempre noi bambini all'epoca frequentavamo le due note sorgenti lì presenti: L'acqua Solfurea (acqua zolfa) e la Catena (Acquapuzza) ora fregiate di due rinomati ristoranti in loco (la Sorgente e la Catena) che da decenni erano oramai secche/aride (esempio la sorgente-acqua solfurea) non avendo più corsi d'acqua e neanche più la Catena, sita poco dopo andando verso la borgata di Tufette, da svariati anni si era anch'essa prosciugata oltre a ciò si dice che anche nella nostra Abbazia di Valvisciolo vi sia la presenza di fonti sorgentizie carsiche (come l'Acqua Regina di Monticchio) ma non so' se ciò sia leggenda o realtà; di sicuro il fatto è che la nostra zona è ricca di sorgenti, fonti e laghetti da sempre e probabilmente tutti o quasi gli sprofondi/invasi hanno origini da sinkhole o doline carsiche cosiddette perché le nostre falde idriche sotterranee in profondità sono ricche di acque a varia natura (tufo, travertino) tipo solfurea, minerale, calda, gelata. Da notare che la presenza di estese piantagioni di kiwi nelle zone di Doganella e Tufette hanno dato vita ad un eccessivo emungimento delle falde idriche carsiche profonde, per i copiosi innaffiamenti di cui questi frutti necessitano per la maturazione, che creano dei vuoti sotterranei con conseguenti abbassamenti di falda idrica e quindi anche a maggiori propensioni e rischio di cedimenti strutturali e sprofondamenti dei terreni con creazione di buche e vuoti più o meno estesi. La natura non andrebbe contrastata mai troppo ma dovremmo imparare di più a rispettarla e viverci così più in armonia. Nei giorni scorsi, dopo la scossa di terremoto con epicentro qui (zona Monticchio adiacente la ferrovia dei treni linea Roma-Napoli confinante con Latina scalo), abbiamo assistito increduli al ritorno dell'acqua copiosa nelle due sorgenti di Via Romana Vecchia, Acqua Zolfa e Acquapuzza a Tufette, la profondità epicentrale del sisma nei pressi di Monticchio verso Latina scalo è stata di circa 8 km, evidentemente ha creato spostamenti delle falde sotterranee che sono riemerse lì dove erano sorte (complici anche le forti piogge delle scorse settimane che hanno rimpinguato). La nostra zona non è considerata a grave rischio sismico, ma forse le cose già da anni si stanno modificando e di certo la nostra è zona da tenere sotto controllo e monitoraggio periodico necessitando di essere anche messa più in sicurezza, tutto ciò senza allarmismi.
dott.sa Antonietta PAGANI
Sinistra Italiana Sermoneta (LT)