Contatto

Contatto: g_donofrio@libero.it

sabato 19 dicembre 2020

Tour virtuale dell’Istituto Pacinotti di Fondi e Santi Cosma e Damiano

 


L’ITI “Pacinotti” di Fondi e Santi Cosma e Damiano, istituto tecnico tecnologico e Liceo Scientifico opzione delle Scienze applicate, ha appena pubblicato sul proprio sito web istituzionale, un tour virtuale della scuola. Si afferma così come uno dei primi istituti in zona a rendere possibile la visita dei propri ambienti a distanza e quindi in totale sicurezza. Una scelta innovativa e sensata dettata anche dall’attuale scenario nel quale stiamo vivendo. La dirigente scolastica, prof.ssa Gina Antonetti e tutto il personale della scuola ha scelto di rinunciare agli “Open day” in presenza, consci che adesso il bene più importante sia preservare la salute di tutti. Il tour virtuale è visitabile all’indirizzo: www.itisfondi.edu.it Buona visita!

venerdì 18 dicembre 2020

Nettuno: Natale con il Rotaract, 19 dicembre 2020.

 

La condivisione è uno degli aspetti fondanti dell’approccio del nostro Club in quest’anno rotaractiano. Non intendiamo fermarci di fronte alle avversità che la pandemia ci impone ed intendiamo proseguire con il coinvolgimento – digitale – dei nostri soci e del pubblico nelle attività. Il 19 dicembre, si svolgerà la seconda giornata dell’evento X-mas con il Rotaract, questa volta allargata anche ai club internazionali. Il nostro club insieme al contributo di altri club nazionali, che hanno partecipato all’evento del 8 dicembre, come il RAC Firenze Nord, il RAC Avellino, RAC Marco Aurelio, RAC Pisa, RAC Corigliano Rossano Sybaris, è riuscito a coinvolgere innumerevoli club dalle seguenti nazioni: Egitto, Danimarca, Grecia, Cile, Germania, Lussemburgo, Polonia, Tunisia, Stati Uniti d’America, India, Brasile, Belgio. Il nostro club, insieme ai connazionali è riuscito a coinvolgere sui social moltissimi Rotaract e, in pochissimo tempo, si sono susseguite moltissime richieste di partecipazione nella presente settimana. I club contattati sono stati così numerosi, tanto da coprire quattro continenti. Vorremmo trasmettere ai lettori della presente nota stampa la nostra stessa curiosità per il webinar finalizzato a conoscere e imparare nuove tradizioni Natalizie internazionali. Parteciperanno all’evento autorità Rotariane e Rotaractiane dei cinque distretti coinvolti. Lo streaming sarà disponibile su YouTube, Twitch e Facebook. Siamo entusiasti di parlarvi infatti del nostro progetto “X-Mas con il Rotaract”, patrocinato dai Distretti 2071, 2080, 2090, 2100 e 2120. Svoltosi da sempre nelle piazze delle città del nostro territorio, quest’anno cambia veste e si trasforma in evento culturale. Il Natale da sempre vissuto all’insegna dell’unione e della condivisione è l’occasione ideale per diffondere e apprendere le proprie tradizioni locali, nazionali ed internazionali intorno a questo magico periodo. In effetti, le attività e tradizioni natalizie in Italia e in giro per il mondo saranno il tema centrale dei due webinar il primo tenutosi l’8 (Italia) ed il secondo che si terrà il 19 dicembre (mondo) in cui i relatori o i soci dei vari Club aderenti si riuniranno su Zoom per condividere le proprie unicità caratterizzanti. Lo streaming sarà trasmesso sui canali YouTube, Facebook e Twitch del nostro Club. Vi invitiamo quindi a collegarvi e a partecipare alla condivisione di tutte queste tradizioni locali: dal cibo ai canti, dagli addobbi ai doni e così via. Teniamo a sottolineare che questo progetto sviluppa tutte le quattro vie d’azione rotaractiane. In particolare, è rivolto all’Azione Internazionale, perché promuove la conoscenza, la condivisione e il rispetto di culture e tradizioni differenti. Nell’ambito dell’Azione di Pubblico Interesse, promuove inoltre l’alfabetizzazione e il dialogo tra i popoli ed è un trampolino di lancio verso nuovi gemellaggi. X-mas con il Rotaract rimarca la presenza del Rotaract nel Lazio, in Italia e nel mondo e attraverso la capillare diffusione in streaming è un invito a unirsi a noi rivolto a una grande platea di spettatori. Dopodiché, riveste un ruolo importante per quanto riguarda l’Azione Interna e Professionale, perché i vari tipi di attività rafforzano l’expertise e l’affiatamento interno ai Club. Tale evento è quindi il risultato della sinergia con i Club di Avellino, Bari, Barletta, Bologna Est, Ceglie Messapica - Terra dei Messapi, Corigliano Rossano “Sybaris”, Crotone, Firenze Nord, Foggia, Latina, Lecce, Loreto, Nocera Inferiore Apudmontem, Palmi, Pisa, Pistoia Montecatini Terme, Poggiomarino Vesuvio Est, Pompei, Porto Torres, Putignano, Rende, Roma Cassia, Roma Est, Roma Marco Aurelio, Roma Nord Ovest, Roma Polis, Salerno Est, San Miniato, Siracusa Monti Climiti, Sulmona, Trani, Valle del Metauro e Velletri. Oltre al webinar si svolgerà anche un contest natalizio che consiste in una challenge di fotografie di alberi di Natale, presepi, decorazioni, luci e altri simboli rappresentanti il Natale sia su Instagram che su Facebook. Il contest si è tenuto l’8 dicembre, nella giornata in cui tradizionalmente si addobba l’albero di Natale e si concluderà il 25 dicembre con la proclamazione dei vincitori. L’hashtag di riferimento sarà #xmaswrotaract2020 e dovrà essere pubblicato nella descrizione di ciascuna foto insieme al tag della pagina del nostro club, per facilitare la condivisione sui nostri canali. Per maggiori informazioni per partecipare al contest, visita il nostro sito web all’indirizzo www.rotaractanzionettuno.org. Il concerto virtuale consiste in quattro brani cantati da ogni club, su base preparata dal M° Valentina Ciambrone. Ogni membro dei club, nella registrazione dei singoli brani per il concerto, dovrà indossare la maglietta “End Polio Now” o una qualunque di colore rosso. Il concerto sarà trasmesso il giorno 25 dicembre alle 00:00. Il primo brano White Christmas è già stato trasmesso in diretta l’8 dicembre ed ha ottenuto un grandissimo successo, ogni socio e club partecipante al progetto e alla registrazione del brano ha dato un contributo importante come dimostrato dall’entusiasmo manifestato durante l’evento del 8. Gli altri tre brani stanno per essere registrati e saranno sicuramente pronti per il concerto del 25 dicembre, i club si stanno impegnando affinché il concerto virtuale ottenga il maggior successo possibile tra gli spettatori che seguiranno l’evento sulle nostre piattaforme ovvero you-tube, twich e facebook. L’8 dicembre si è svolta la prima giornata di X-mas con il Rotaract. L’evento è stato apprezzato da tutti i club partecipanti e anche dagli spettatori che hanno seguito l’evento in diretta streaming sulle nostre piattaforme. I vari interventi sulle tradizioni natalizie sono stati molto interessanti, ogni club ha potuto conoscere le varie tradizioni natalizie come ad esempio le ricette più famose delle varie località italiane, il lavoro svolto dal nostro club ha riscosso molto successo anche grazie al fatto che sono stati coinvolti 34 club di diversi distretti nazionali, al patrocinio di ben cique distretti, e a tutta la preparazione avvenuta prima dell’evento nell’elaborazione del materiale informativo, come le locandine. I vari club già dalle riunioni preparatorie per l’evento del 8 hanno dimostrato la massima disponibilità nel sostenerci per portare l’evento al massimo risultato, e lo hanno dimostrato durante la prima giornata nell’entusiasmo e nel coinvolgimento che ci hanno dimostrato. Molto significativi sono stati gli interventi degli RD dei vari distretti che ci hanno patrocinato, oltre all’eccellente discorso del presidente del nostro club Matteo Esposito, seguito da un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid-19 e al discorso del presidente della commissione progetti Tiziano Zecchinelli che ha voluto riassumere il processo che ha portato alla rielaborazione e alla realizzazione del progetto X-mas con il Rotaract, elogiando i meriti della commissione progetti da parte di ogni membro, citando anche il lavoro della commissione effettivo nell’invio dell’ email a tutti i club Nazionali. La regia dell’evento è stata gestita brillantemente dal socio Margherita Pucillo, i vari club hanno apprezzato molto il lavoro della regia, notando il fatto che in questi eventi svolti in modalità telematica, è una parte molto importante e delicata. Come anticipato precedentemente, al termine di questo periodo di lavoro collettivo, di connessioni, di valorizzazione delle 4 vie d’azione e, attraverso il Concerto Natalizio ed il colore rosso delle magliette sensibilizzante al progetto End Polio Now configura il nostro evento nella sua visione d’insieme come iniziativa a favore della Rotary Foundation, il nostro club ha inoltre proposto un maxi-gemellaggio tra tutti i club coinvolti, i quali hanno accettato con gioia. Il nostro club, infatti, avrà l’onore di organizzare ogni anno a marzo un incontro con tutti i club gemellati tra presidenti attuali e presidenti incoming al fine di cominciare a discutere e programmare le attività comuni per l’anno incoming così da non perdere questo forte legame e amicizia ma anzi valorizzarla per costruire qualcosa insieme a livello nazionale che ci consenta di metterci al servizio dei territori con una professionalità ed una progettualità ampia grazie anche alle svariate professionalità che potrebbero essere messe in campo. A tal fine è stato preparato dal club Lecce un trattato dell’amicizia con la firma di tutti i presidenti dei club gemellati. Conclude il Presidente del RAC Anzio-Nettuno Matteo Esposito: «Osservare la determinazione negli sguardi dei soci aderenti all’evento è sicuramente la più alta testimonianza dello stile di vita che tutti noi abbiamo scelto: l’essere Rotaractiano. Non sono le distanze, i colori della nostra regione, o la tristezza di questo momento storico a fermarci! Abbiamo deciso di essere uniti, di portare la magia e la speranza del Natale in tutto il nostro bel Paese e non solo ma di espanderci per cercare di raggiungere i nostri amici Rotaractiani in giro per il mondo. Come potrebbe tutto ciò non emozionarci? Insieme non solo potremmo fare la differenza ma saremo in grado, come afferma il motto dell’anno “Rotary opens opportunities”, di cogliere queste grandi opportunità che solo il Rotary può offrire: di connessione, di scambio culturale, di collaborazione senza precedenti e potremmo quindi d’ora in poi confrontarci e lavorare insieme per una progettualità sempre più incisiva, a lungo raggio, che porterà ad ottimi risultati e proficua per i rispettivi territori e per la nostra grande famiglia Rotaractiana e Rotariana».

Rotaract Club Anzio – Nettuno

giovedì 3 dicembre 2020

Sant’Erasmo e santa Eupuria




Lo storico Pappebrochio (Daniel Papebroch) ci dà la traslazione in Gaeta del corpo di sant’Erasmo Vescovo di Formia al 2 giugno 920, che dicesi sia 30 anni dopo, che dai Saraceni su distrutta Formia ed essendo Papa Giovanni, vescovo di Gaeta Buono. Di questo vescovo si fa menzione in un altro antico monumento. Il gesuita Godefrido Enschenio, il 16 maggio, pubblicò il seguente miracolo da Dio operato in Gaeta al sepolcro di santa Eupuria. Un tal Martino Brittanico, quem ego, dice lo scrittore, adhuc in vita superslitem reperi, era da sei anni ridotto allo stato, ut crura semoribus, calcanea natibus jungerentur e sì malconcio giaceva sotto il palazzo di Docibile figliuolo del Patrizio Imperiale. Ebbe quivi una visione al principio della Quaresima e in essa gli su intimato, che facesse a se venire il figlio del Patrizio e si facesse dare i due di lui servi, Scerario e Sirmiperto, affinché lo portassero alla chiesa di santa Maria, ove stando fino al Venerdì Santo, avrebbe la sanità. Docibile, figlio di Giovanni Patrizio, benché deridesse tal visione, gli diede però i due servi, che lo condussero a quella chiesa, ove nel Venerdì Santo, essendovi venuto il vescovo Buono col prete Sasso ed avendo l’arciprete celebrata la Messa, si trovò in istante sano perfettamente. Questo così strepitoso miracolo fu celebrato da un concorso sterminato di genti. Aggiunge lo scrittore, che nostris quoque temporibus, nella festa di santa Eupuria, il 16 maggio, il mare di Gaeta ebbe le acque dolci. L’Enschenio, dopo Ughelli, pose Buono vescovo di Gaeta nell'anno 880 e volle di quel tempo il miracolo e che lo scrittore fiorisse verso l’anno 900. Io credo di questi tempi così la traslazione di sant’Erasmo, come il miracolo di santa Eupuria. In Gaeta era ancor vescovo Costantino nell’854 ed a lui era succeduto Leone nell’860 ed a Leone successe Deusdedit, che era nell'899. Le acque del mare di Gaeta si sperimentarono dolci nell’ anno 957 come lo notò Leone Ostiense e ben si accorda col tempo. Il Pappebrochio al 2 giugno narra l’invenzione e traslazione del corpo di sant’Erasmo: Cum ab Agarenorum exercitu destructae suissent Formiae, post annos XXX, ma 30 anni dopo la traslazione, fatta da Formia a Gaeta, si sarebbe saputo il luogo, dove era riposto e nella leggenda si dice che Bonus . . . requisivit exuvias. In un Cod. Ms. si dice: Ann. ab Inc. Dom. 856. Temporibus Gregorii Papae IV et Joannis Magni Cajeta Patritii , distrutta Formia, ma Gregorio IV era morto dall’anno 844. Notizie tratte dagli Annali critico-diplomatici del Regno di Napoli della mezzana età, del padre Alessandro Di Meo della congregazione del santissimo Redentore (Tomo quinto), stampato in Napoli, nel 1800, nella stamperia Simoniana.

venerdì 13 novembre 2020

Monti e colline del golfo di Gaeta


Nel 1845 l’Album Scientifico Artistico Letterario descriveva sapientemente il golfo di Gaeta, nel capitolo “Napoli e sue province”. I monti di Gaeta sono formati di pietra calcarea, disposti, ad eccezione di qualche ondulazione ed inclinazione, in strati generalmente orizzontali, gli intervalli dei quali e la cavità delle pietre offrono frequenti cristallizzazioni soprattutto radiate. In alcuni siti si trova il travertino ed in altri una minutissima sabbia. Se per mare si costeggia il promontorio, si vedono molte fenditure verticali che penetrano nella massa del monte e giungono dal suo fondo alla sua sommità. Una di queste è molto grande, avendo sei piedi parigini (circa due metri) di larghezza nella parte più angusta. Le loro parti lisce e senza irregolari scabrosità che sporgono in fuori, non sono parallele, ma divergono dalla parte del mare e convergono verso la cima del monte nelle opposte direzioni. Le colline ed i monti che da Gaeta si prolungano verso Itri, Fondi, Terracina, sono anche di pietra calcarea. Il promontorio di Gaeta per mezzo di un suolo piano, arenoso e stretto comunica con colline calcaree le quali, ripiegandosi in arco, si elevano a poco a poco verso Castellone e verso Mola di Gaeta, dove esiste una cava di gesso nel luogo detto il Monte delle Fosse. I filoni del solfato di calce sono nella direzione da levante a ponente: sovente sono interrotti da una marna disposta in strati sottilissimi e penetrati dal gesso. Passata Mola di Gaeta, gli Appennini declinano da ponente, e si allontanano dal mare. Nelle loro prime basse colline sono situati i paesi di Maranola, Castell'Onorato, Traetto, Castelforte e Sujo. Da Traetto però parte una serie di collinette ripiegate in arco che terminano al mare nella collina di Scauri. La base della collina di Sujo è interessante per un litologo. Oltre delle sostanze calcaree vi si cominciano a vedere delle materie vulcaniche, delle incrostature di solfo sul tufo e delle acque minerali, che sgorgano da molti punti della detta base. Alcune zampillano sì vicine alla sponda del fiume che si confondono con le acque del Garigliano. Tutte abbondano di gas idrogeno solforato e tutte depongono un tenue sedimento calcareo. Quella però che definisce acqua dell'inferno è molto ripiena di acido carbonico. Pochi passi sopra di essa, sta in un piccolo incavo tra pietre calcaree una mofeta di gas idrogeno solforato: la superficie delle pietre vedesi coperta di una tenue incrostatura di solfo. L'estrema vicinanza che hanno tra loro queste acque fa presumere che una sia la loro comune origine e che i due diversi gas, che le animano, procedano da una stessa sorgente. Al di sopra di Castel Forte sorgono in qualche distanza l'una dall'altra le colline e montagnole di Ventosa, Correna, le Fratte, Valle Fredda, Castel Nuovo, Sant’Andrea, Sant’Ambrogio, Sant’Apollinare. Poscia gli Appennini si rivolgono a levante ed a settentrione ed incontrano la valle irrigata dal Garigliano nella cui parte settentrionale è situato Montecasino. Nella strada che conduce dalla Rocca di Evandro a San Germano, osservasi del tufo ed in un luogo, uno strato di pomici. Questa valle giunge sino a Pontecorvo e Sora dove comunica con il piano di Anagni che si estende verso le colline del Tusculo.

venerdì 16 ottobre 2020

I progetti internazionali del Rotaract Club Anzio-Nettuno

 

Il Rotaract Club Anzio-Nettuno si conferma ancora una volta un’eccellenza del territorio, infatti, a distanza di pochi giorni, i giovani soci hanno concluso due importantissimi progetti internazionali. In occasione del National Batik Day del 2 ottobre scorso, ossia il giorno in cui si celebra l’abito tradizionale indonesiano, il Distretto Rotaract 3410 Indonesia ha indetto il progetto di scambio culturale internazionale “World Traditional Attire”, con l’obiettivo di imparare nuove culture e formare legami più saldi con i colleghi Rotaractiani del resto del mondo, dall’Italia all’Argentina, dall’India a Singapore. Grazie allo splendido lavoro di coordinazione e concertazione tra il Rotaract Club, l’Associazione Stella del Mare ed il Gruppo delle Antiche Nettunesi, il club neroniano ha partecipato con un breve video che illustra il costume tradizionale delle donne nettunesi: l’abito da priora, che gli storici fanno risalire ad origini orientali, arabe, a quelli delle donne saracene che si unirono agli antichi Nettunesi. Quest’occasione è stata un’entusiasmante opportunità per mettersi in contatto e confrontarsi con mondi e identità diversi per favorire la comprensione, lo scambio, il dialogo, ricordando che la cultura si presenta in varie forme, tra cui l’abbigliamento, ma tutti i popoli condividono un tratto comune: l’unicità. Il progetto “World Traditional Attire” ha permesso alla città di Nettuno di mostrarsi nelle proprie antiche vesti al mondo intero. Il Club ringrazia in particolare Gianfranco Rabini e Mariangela Vannini, Tina De Felice, Michela Ottaviani e Franca Rossetti per l’Associazione Stella del Mare; Stefano Casaldi per le luci e Gabriele Glinni per le riprese e la sottotitolazione del video. L’azione internazionale ha raggiunto anche un altro grande risultato: in seguito a un incontro informale in via telematica avvenuto sabato 10 ottobre, il Club ha avviato le procedure del proprio primo gemellaggio internazionale con il Rotaract Club di Kolhapur Midtown Phoenix del Distretto 3170 Kolhapur, Maharashtra, India. I due club hanno orgogliosamente condiviso le reciproche tradizioni, festività e culture locali e nel momento conclusivo il Rotaract Club di Kolhapur Midtown Phoenix ha invitato tutti a salutarsi con un “namasté” corale, loro tipica espressione di saluto. Il primo progetto comune ai due club prevede una campagna di sensibilizzazione condivisa su “End Polio Now”, visto che il Rotary è storicamente coinvolto nell’opera di eradicazione totale della poliomielite, inclusa in India. Il presidente Matteo Esposito nel suo saluto finale afferma: “In questo momento la coesione è più che mai fondamentale. La pandemia ha dimostrato che possiamo trovare risposte convincenti a queste drammatiche ripercussioni solo se restiamo uniti. Il presente rappresenta una sfida ed il futuro rappresenta una tappa. Uniti vinceremo gli ostacoli e porteremo avanti i valori e l’etica che contraddistingue il Rotaract ed il Rotary nel mondo. Insieme riusciremo a fare la differenza, il Rotary apre opportunità, noi le coglieremo e le metteremo a frutto!”. La collaborazione internazionale d’altronde è solo uno degli aspetti fondanti di un Rotaract Club che nasce per mettersi al servizio del territorio con l’energia e il dinamismo tipico dei giovani. Il Club invita tutti i giovani di Anzio e Nettuno che vogliono cimentarsi e mettersi in gioco per il futuro del territorio a conoscerci attraverso i nostri profili social (Facebook ed Instagram) e il sito web ed a unirsi a noi!

Margherita Pucillo

martedì 13 ottobre 2020

Saverio Falso denuncia da Castelforte

 











Castelforte, 10 ottobre 2020

 

Denuncia pubblica cautelativa

Comitato “Pro Castelforte”

Presidente Saverio Falso

Via Fusco

04021 Castelforte

                                                          Al Presidente della Provincia di Latina

                                                          Al Sindaco del comune di Minturno

                                                          Al Sindaco del Comune di S.S. Cosma e Damiano

                                                          Al Sindaco del Comune di Castelforte

                                                          Agli organi di stampa e di comunicazione

Premessa

Il termine strada principale non è più previsto come da nuovo codice della strada art. 145 del 2003, Quindi sono i proprietari che decidono, e possono anche modificare diritti di precedenza sulla stessa strada, con ordinanza e con la debita segnaletica, chi deve dare la precedenza e chi deve averla. Sulla strada Via Porto Galeo, incrocio con la strada Via Parchi Ausente, che parte da Via per Castelforte e si immette sulla strada Porto Galeo direzione ponte ferroviario, la precedenza è stata da sempre dei conducenti che transitavano sulla strada Porto Galeo.

Fatto

Da un po’ di tempo, per i conducenti che transitano sulla strada Porto Galeo provenienti da Castelforte, con direzione obbligata ponte ferroviario perché c’è il divieto di svolta a dx, cioè sulla strada Via Parchi Ausente, è stato installato uno STOP. Questo causa confusione ai conducenti, frenate improvvise e mancate precedenze che possono procurare danni a persone e cose.

Conclusioni

Chiedo ai responsabili i criteri che hanno portato a modificare una viabilità consolidata da tempo e che non hanno migliorata lo scorrimento dei mezzi e la sicurezza delle persone. Si chiede la rimozione dello Stop con una soluzione migliore o quantomeno ad installare la debita segnaletica come previsto dal codice della strada.

Per eventuali potete contattare lo scrivente al 3396477418 oppure  inviare una e-mail a: saveriofalso1955@gmail.com

                    

                  Certo di Vostro un sollecito e favorevole riscontro cordiali e distinti saluti

                                                   Comitato “Pro Castelforte”

                                                                 Saverio Falso

venerdì 2 ottobre 2020

La Via Appia nel Lazio meridionale


Continua il nostro viaggio nella storia del Lazio meridionale; questa volta sfogliando la “Nuova guida di Napoli, dei contorni di Procida, Ischia e Capri” di G.B. De Ferrari del 1826, percorriamo un tratto della Via Appia, partendo da Itri, che è descritto come un gran villaggio, sei miglia lontano dal mare e vi si vede ancora un grande avanzo delle mura ciclopiche. Diversi autori vogliono, che questa sia l'antica città, chiamata da Orazio “Urbs Namurrurum”. Questo villaggio è piantato fra le colline, dove sono molte vigne, alberi di fichi, di alloro, di mirto e di lentisco, da cui scola la preziosa gomma del mastice; la posizione è amena, le campagne deliziose e le produzioni varie, dunque si provano sensazioni indescrivibili. Avanzando verso Mola di Gaeta, si nota a destra della strada un’antica torre, la quale si crede essere stata il sepolcro di Cicerone, eretto dai suoi liberti, nel luogo dove fu ucciso. E’ un edificio di forma rotonda, innalzato sopra un basamento quadrato; la parte circolare è a due piani fatti a volta e sostenuti nel mezzo da un masso rotondo in forma di colonna. Questo monumento è traversato da una strada, che potrebbe essere quella, per cui Cicerone andava dalla parte del mare, quando fu assassinato. Poco lontano vi è una fontana, che si suppone essere quella di Antiochia, verso la quale Ulisse incontrò la figlia del Re dei Lestrigoni, secondo quanto dice Omero. Tra la torre e Mola di Gaeta, la strada domina una dilettosa veduta della città e del golfo di Gaeta, come anche del monte Vesuvio e delle isole circonvicine a Napoli. Otto miglia dopo Itri si trova Mola di Gaeta. Questo è un grosso borgo, situato presso il mare del golfo di Gaeta. Fu edificato sui resti dell' antica Formia, città de' Lestrigoni, la quale poi è stata abitata dai Laconiani, di cui parla Ovidio nel XIV libro delle sue metamorfosi. Questa città era rinomata negli antichi tempi, per la sua bella posizione e per la bontà de vini, che Orazio stima al pari di quelli di Falerno. Fu poi distrutta da'Saraceni nell' 856. Non vi è porto a Mola, ma vi sono molti pescatori, la spiaggia è deliziosa: da una parte si vede la città di Gaeta, la quale, avanzandosi sul mare, forma una superba veduta, dall' altra parte, verso Napoli, si vedono le isole di Ischia e di Procida. A Castellone, che rimane tra Mola e Gaeta, si crede che ci siano i resti della casa di campagna di Cicerone, che egli chiamava Formianum, dove Scipione e Lelio andavano spesso a ricrearsi, vicino alla quale egli fu assassinato nell’anno 44 a.C., all’età di 64 anni, al tempo della grande proscrizione, mentre egli fuggiva nella sua lettiga per liberarsi dal furore di Marcantonio. Cinque miglia distante da Mola si trova Gaeta, città di diecimila anime, situata sul declivio di una collina. La sua origine è antichissima , credendosi fondata da Enea in onore di Cajeta, sua nutrice, la quale vi morì, secondo Virgilio. Aen. 7. 1 “Tu quoque littoribus nostris, Aeneia Nulris, Aeternam moriens fumam, Cujela, dedisti, et nunc servat honos sedem tuus, ossaque nomen Hesperia in magna, si qua est ea gloria, signant.” La posizione di Gaeta è sopra un golfo, la cui spiaggia è deliziosa; era anticamente coperta di belle case ed ancora se ne osservano alcune rovine, come nel golfo di Baja acciocché prova il gusto che avevano gli antichi Romani per queste spiagge, le quali veramente sono deliziose. Questa città è quasi isolata nel mare e non comunica col continente, che per una lingua di terra e vi si entra per sole due porte, le quali son ben guardate. Il suo porto, che è grande e comodo, fu costrutto, o almeno restaurato da Antonino Pio. Appresso al porto vi è un sobborgo assai vasto. Si vede sulla sommità della collina di Gaeta, una torre, volgarmente detta Torre di Orlando, che è il monumento più rimarchevole di questa città; secondo l' iscrizione che è sopra la porta, si conosce, che questo era il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, che è reputato fondatore di Lione e quello che persuase Ottaviano a preferire il sopranome di Augusto a quello di Romolo, che alcuni adulatori volevano fargli prendere, come restauratore della città di Roma. Il succitato mausoleo deve essere stato eretto sedici anni avanti l'Era Cristiana. Vi si vede ancora una superba colonna di dodici facciate, sulle quali sono incisi i nomi di diversi venti, in greco ed in latino. In Gaeta vi è una buona fortezza , la quale fu costrutta nel 1440 da Alfonso d'Aragona, accresciuta dal Re Ferdinando e da Carlo V, che fece circondare la città di grosse muraglie, tanto che essa è riguardata come la principale fortezza del Regno di Napoli. In una delle sue camere si è conservato per lungo tempo il corpo del contestabile Carlo di Borbone, generale delle truppe di Carlo V. Questo contestabile fu ucciso nell’assedio di Roma, che fu saccheggiata dal suo esercito, nell'anno 1528, dopo che per gran tempo egli aveva tenuto assediato il Pontefice Clemente VII. Vi si vedeva il cadavere stesso, diversi anni addietro; ma si assicura, che il Re Ferdinando IV lo fece seppellire con funerali degni della sua riputazione. Gaeta ha sostenuto ultima mente due lunghi assedi, uno nel 1806 contro i Francesi e l'altro nel 1815 contro gli Austriaci. La chiesa cattedrale è dedicata a sant’Erasmo, Vescovo di Antiochia, protettore della città di Gaeta. Vi si vede un bel quadro di Paolo Veronese e lo stendardo, che san Pio V donò a don Giovanni di Austria, Generale dell'armata cristiana contro i Turchi. Dirimpetto all'altare del santissimo Sacramento, vi è un antico monumento simbolico, che sembra aver rapporto ad Esculapio. Il campanile di questa Chiesa è rimarchevole per la sua altezza e per la sua bella costruzione; dicesi che sia stato fatto dall'Imperatore Barbarossa. La chiesa della santissima Trinità è la più celebre di Gaeta e rimane fuori della città, presso una rocca  la quale, secondo un'antica tradizione del paese, si spaccò in tre parti, in onore della santissima Trinità, il giorno della morte del Nostro Divino Salvatore. Un grosso pezzo caduto nella principale rottura della rocca e che vi si è arrestato, ha servito di base ad una cappella del Crocifisso: essa è assai piccola, ma molto elevata e sotto la medesima passa il mare, che bagna il fondo di questa crepatura di rocca. La suddetta cappella è antichissima; ma nel 1514 fu fatta riedificare da Pietro Lusiano di Gaeta. Bisogna confessare che la posizione di questa cappella è singolarissima  e che non si vede esempio altrove di una simile situazione. Facilmente si conosce, che questa divisione di rocca è provenuta da una violenta rottura, perché gli angoli sporgenti in fuori sopra uno dei lati, corrispondono agli angoli entranti, che sono nell'altro. Riprendiamo ora la strada di Napoli che abbiamo lasciato per andare da Mola a Gaeta. Uscendo da Mola si costeggia il mare per un miglio di cammino; dopo si perde di vista per il medesimo spazio, e si rivede a Scavali (Scauri), piccolo villaggio dove forma un seno. Si fa ancora un miglio sulla riva del mare e tre miglia più avanti si vedono gli avanzi di un anfiteatro, di un acquedotto ed altre rovine, che dicesi essere dell'antica città di Minturno. Poco dopo si arriva al fiume Garigliano che anticamente si chiamava Liris e separava il Lazio dalla Campania. Si passa questo fiume per mezzo di un ponte fatto con barche. Sulla porta che conduce al detto ponte c’è una bella iscrizione di Giunio Severiano, decurione in Minturno. In questo luogo si lascia la Via Appia, la quale costeggia il mare fino all’imboccatura del fiume Volturno, dove comincia la Via Domiziana. Le paludi, che il Garigliano forma in queste vicinanze, ci fanno ricordare la sorte deplorabile di Mario, di quel fiero romano, si spesso vittorioso nei combattimenti, sette volte console, il quale fu obbligato ad immergersi fino al collo in quelle acque fangose per involarsi alla ricerca dei satelliti di Silla; non ostante scoperto, si libera di loro con intrepidezza ed anche li fa tremare con il suo contegno e con il suo sguardo minaccevole…



venerdì 18 settembre 2020

Gaeta nella storia.

Continuano le mie ricerche sul territorio del Lazio meridionale ed in questo articolo riporto alcune interessanti notizie storiche sulla città di Gaeta, estrapolate dalla pubblicazione “Il Mediterraneo con le sue isole e golfi” di Guglielmo Villarosa del 1841. Anticamente Gaeta era un porto con molte ville, pressappoco com’era Baia e dipendeva dalla città di Formia. Virgilio crede che Gaeta ricevette tale nome dalla nutrice di Enea. Formia era una città antichissima. Omero la descrive abitata dai Lestrigoni. Fu molto florida ed i resti del vecchio porto che tuttora si vedono, mostrano il buono stato in cui era il suo commercio. Livio ne fa conoscere, che nel 417 da Roma, fu fatta municipio, ed ottenne, nel 561, la cittadinanza romana. Da Adriano fino a Costantino fu residenza di uno dei consolari della Campania. Nell’ottavo secolo, per debolezza dell’impero greco, i suoi duchi erano quasi indipendenti. Nell’842 Formia fu distrutta dai saraceni ed i suoi abitanti si trasferirono nel luogo dov’è oggi la città di Gaeta. Questa, nell’anno 848, si armò per il papa Leone IV contro i saraceni. Aveva i suoi duchi, di origine greca ed ereditari, ma nel 1038 passò al reggimento dei Longobardi, dei conti di Aquino della stirpe dei principi di Benevento. Il castello di Gaeta è fortissimo per la situazione e fu edificato da Federico II di Svevia, dopo essere stato spianato nella guerra mossagli nel 1229 da Gregorio IX. Da Alfonso I fu munito di torri nel 1440. Le mura della città furono costruite sotto Carlo V nell’anno 1536 e la città ed il castello furono meglio fortificati dagli austriaci con il disegno dell’architetto torinese Piselli. Oggigiorno Gaeta  è forte ed è una delle prime piazze d’armi del regno. La città di Gaeta è posta su di un piccolo promontorio, il quale è unito ad un altro meno piccolo che comunica con il continente per mezzo di un istmo assai stretto. Sulla riva del porto vi sono due grandi borghi a settentrione della città, con la quale comunicano. Sono popolati, ma non molto bene costruiti, avendo le strade anguste e le case piccole. Sono abitati da marinai e da pescatori, le donne sono pulite ed avvenenti. Da questi borghi, girandosi a levante per il golfo di Gaeta, se ne rinvengono due altri più belli, denominati Castellone e Mola di Gaeta. Quivi era Formia. Da questo luogo il prospetto del mare è, oltre ogni credere, pittoresco, delizioso ed ameno, ed a buon diritto il cratere di Gaeta è tenuto, dopo quello di Napoli, per uno dei più belli dell’universo. La cattedrale di Gaeta è notevole per il suo pavimento, il quale, secondo quanto afferma Gesualdo, è tutto formato da lapidi antiche, che il duca Giovanni trasportò da Minturna, da Formia e dalla Torre Atratina. Il fonte battesimale è anch’essa un’opera antica di marmo pario. Si vedono vari bassi rilievi che rappresentano, secondo La-Lande, la favola d’Ino e d’Atamante, ma al dir dello Spanio, figurano Mercurio che consegna Bacco per allevarlo alla ninfa Leucotoe. Furono trovati a Minturna e portati nella cattedrale del vescovo Pietro D’Onna. Vi è un bel quadro di Paolo Veronese ed è presente lo stendardo che Pio V diede a Giovanni d’Austria, generale dei cristiani contro i turchi. Il campanile è una bella opera per la sua altezza e per la sua struttura. Si vuole che l’avesse fatto erigere Federico Barbarossa. Nel castello di Gaeta vi è seppellito il gran contestabile Carlo Borbone che morì sotto Roma, mentre la stava assediando con l’esercito di Carlo V nel 1528, ma oggi non è più visibile il suo scheletro, per essere stata fabbricata la nicchia che lo racchiudeva. Sulla cima del maggior promontorio di Gaeta si nota una torre che poggia sopra una base quadrata detta Torre di Orlando. Ha di altezza palmi 47 e e 344 di circonferenza. Un’iscrizione ne fa conoscere essere il sepolcro di Munazio Planco. E’ un bel monumento tutto di travertino; al di fuori si notano i trofei militari di Planco, al di dentro è opera reticolata. La parte superiore di questo monumento, nei tempi andati, è servito come guarnigione e prigione. Ai piedi di questo promontorio c’è una piccola chiesa sopra uno scoglio dedicata alla Trinità. Questo scoglio è diviso in due parti e nella fessura sostiene in alto un gran sasso su cui questa chiesa è eretta. In mezzo a questo scoglio passa il mare. A Gaeta si dice che questo scoglio si divise nel momento in cui Gesù Cristo morì. La chiesa ha un quadro del battesimo di nostro Signore nel Giordano di Andrea Sabbatino da Salerno. A poca distanza c’è la Torre Atratina. Pratelli crede che fosse stata un tempio di Mercurio, il quale essendo molte volte rappresentato come Anubi sotto la figura di un cane, ha potuto dare alla torre il nome a latrando. Gesualdo vuole che sia il sepolcro di Atratino. E’ una torre antica che ha 37 palmi d’altezza e 216 di circonferenza. Poco lontano da Castellone c’è la torre detta di Cicerone, che probabilmente era il sepolcro che il figlio di Cicerone elevò a suo padre qui ucciso, o un monumento che innalzò a memoria del tragico evento. A Castellone si vedono i magnifici resti di un vasto edificio antico, che molti suppongono essere il Formianum di Cicerone ed in cui si legge un’iscrizione che dice “Baccus et Pomona vitae reparatores”. A Gaeta nel 1680 nacque il cav. Conca, pittore egregio della sua era. Prossimamente ancora la storia del nostro territorio.


venerdì 11 settembre 2020

Raccolta fondi ufficiale – Splash Nuoto Spigno Saturnia

Tutti quanto abbiamo appreso nei giorni scorsi la terribile notizia dell’ vasto incendio nel parco “Splash” a Spigno Saturnia. Le fiamme hanno interessato e devastato lo “Splash”, la grossa struttura di Marcello Ciccione che ospita un centro sportivo ed un parco acquatico. A Marcello ed alla sua famiglia va tutta la solidarietà e la vicinanza della Roma Vis Nova che si adopererà per far tornare la struttura pontina a splendere. E’ stata lanciata una raccolta fondi ufficiale – Splash Nuoto Spigno Saturnia. Queste le parole di Marcello: “E’ tanta la solidarietà che ci avete dimostrato in queste ore. Il vostro calore umano non ci ha lasciati indifferenti. Senza i vostri messaggi non avremmo mai ritrovato la forza e il coraggio anche solo di pensare a ripartire. Ora abbiamo ancora più bisogno di voi. Dobbiamo sostenere degli elevatissimi costi già a partire per rimuovere le macerie. Abbiamo creato l’unica raccolta fondi ufficiale tramite la piattaforma GoFundMe”.

mercoledì 9 settembre 2020

AIM – Associazione per l’Italia nel Mondo in provincia di Latina



La “AIM – Associazione per l’Italia nel Mondo” è una libera associazione di italiani residenti ed emigrati all’estero e di cittadini di origine italiana. Possono altresì aderire all’associazione i cittadini italiani residenti in Italia che condividono lo scopo dell’associazione. L’AIM è un’associazione  privata, senza finalità di lucro, apartitica, dotata di autonomia statutaria e gestionale,  il cui funzionamento è regolato dalle norme statutarie, dall’adottando regolamento di organizzazione e contabilità e, per quanto ivi non previsto, dalla legge. L’AIM ha sede legale in Roma, Viale Liegi, 2. L’AIM ha lo scopo di coltivare, accrescere e rafforzare i legami fra l’Italia, i cittadini italiani e le varie comunità italiane nel mondo per la tutela dei loro interessi e per la conservazione e valorizzazione della lingua, della tradizione e della cultura italiana sia in Italia che nel mondo. Per raggiungere tale scopo, l’AIM potrà adottare ogni atto ed assumere ogni iniziativa. A titolo meramente esemplificativo, l’AIM potrà organizzare manifestazioni, riunioni, dibattiti, concerti, fiere e mostre del “Made in Italy”, approntare servizi, stipulare convenzioni con aziende e professionisti, pubblicare articoli e recensioni. L’Associazione è costituita a tempo indeterminato. L’AIM trae i mezzi per il suo funzionamento dai contributi spontanei dei soci, dalle elargizioni di enti o privati e dai contributi pubblici, regionali, nazionali, comunitari o esteri. L’attività dell’AIM sarà svolta nel puntuale rispetto delle leggi della Repubblica Italiana, della Comunità Europea e del Paese ospite di ciascuna delegazione estera. Essendo  apartitica, l’AIM non partecipa ad attività politiche sia in Italia che all’estero. All’AIM si aderisce al momento dell’accettazione della domanda di adesione da parte del responsabile dell’AIM territorialmente competente e previo pagamento della quota associativa annuale, non frazionabile, né ripetibile, la cui misura è determinata ogni anno con deliberazione del Consiglio Direttivo. All’AIM si aderisce altresì inoltrando domanda di adesione al presidente che tiene l’ elenco generale degli iscritti A.I.M articolato per nazione. Nei confronti dell’AIM la qualità di associato, salvo che per gli associati fondatori, è conseguita attraverso l’iscrizione nella sezione territoriale del libro associati dell’AIM. Gli associati all’AIM s’intendono domiciliati a tutti gli effetti nel domicilio indicato nella domanda di ammissione dell’associazione o nell’eventuale successiva comunicazione di variazione del domicilio stesso. L’integrità morale è requisito necessario per associarsi all’AIM e, a maggior ragione, per ricoprire incarichi direttivi all’interno della stessa associazione. Il Consiglio Direttivo, in ogni momento e a suo insindacabile giudizio, può adottare il provvedimento di esclusione dell’associato, previa contestazione dell’addebito e successiva audizione dello stesso anche tramite il rappresentante territoriale competente, laddove ritenga che la permanenza dell’associato nella compagine associativa sia pregiudizievole per il buon nome ovvero per il corretto funzionamento dell’AIM. L’organizzazione dell’A.I.M. in Italia viene effettuata attraverso le Delegazioni Regionali che, a loro volta, organizzano e dirigono le delegazioni provinciali. Il segretario provinciale AIM di Latina e provincia è Giovanni D’Onofrio da Minturno, che cura anche il golfo di Gaeta. Contatti: www.amitalia.org – g.donofrio@amitalia.org - http://bit.ly/AmItalia (Facebook) - 0685358874.


venerdì 4 settembre 2020

Benvenuto a Gaeta, Kristian



Questa mattina, presso la sede della Croce Rossa Italiana Comitato Sud Pontino ODV sud-pontino a Gaeta è arrivato Kristian.  Ad accoglierlo oltre la responsabile della Associazione Ernesto anche due Volontarie della CRI Sabrina Cassaro e Chiara D’Amante le quali, hanno promosso incontri propedeutici per conoscere il mondo dell'adozione. Dopo aver portato i saluti e gli auguri del presidente Emilio Donaggio hanno salutato Cristian con tanti regali e palloncini colorati di benvenuto. Unitamente all’avv. Alessia Maria Di Biase referente dell’ente Ernesto che ha seguito la procedura di adozione anche il neo assessore Gianna Conte ha voluto incontrare Kristian e i suoi genitori. La Conte dopo aver abbracciato Kristian, gli ha consegnato in dono il libro de “Il Piccolo Principe” augurandogli buon anno scolastico; infine l’assessore si è complimentata con la famiglia per il percorso che hanno portato avanti con forza e tanta pazienza senza mai scoraggiarsi nonostante la pandemia che ha reso i tempi di attesa più lunghi e incerti. I genitori hanno raccontato che l’adozione di kristian era un sogno inseguito da circa vent’anni che finalmente oggi è diventato realtà. Prima l’attesa di un figlio naturalmente, poi le strade alternative proposte dalla scienza e la scelta dell’adozione nazionale. Una prima domanda, il rinnovo, ma ogni attesa è risultata vana. La coppia, matura così la decisione di presentare la domanda di disponibilità all’adozione internazionale; inizia il percorso dell’idoneità, i colloqui, le indagini socio-assistenziali fino ad ottenere il tanto atteso decreto di idoneità. Una lunga riflessione prima di procedere alla scelta del Paese, poi la scorsa estate l’incontro con l’Ente autorizzato alle adozioni internazionali “Ernesto” a Gaeta. La coppia velocemente prepara i documenti, l’ente provvedere a depositare il fascicolo in Ungheria e subito dopo le vacanze di Natale, finalmente arriva il regalo tanto atteso: l’abbinamento. Da lì a poco i genitori avrebbero potuto incontrare il loro bambino, se però, non fosse arrivato il corona virus a sospendere la procedura. Nonostante la pandemia, l’incertezza sulla data della partenza, il dispiacere di non poter abbracciare quel bambino tanto atteso, la famiglia non ha mai perso la speranza. Siamo a giugno quando l’Italia riapre le frontiere, nelle famiglie in attesa si riaccende la speranza, ma l’Ungheria resta chiusa nei suoi saldi confini. Tuttavia dopo lunghi ed estenuanti mesi di attesa, arriva all’improvviso il momento di fare le valigie, preparare i documenti e partire. Due giorni di viaggio in macchina per poter ricevere quell’abbraccio sperato da una vita. Una lunga permanenza a Budapest, resa ancora più difficile dalla situazione sanitaria del Paese ha costretto la famiglia a trascorre lunghe giornate in casa o al parco. Niente musei, terme, giri per i centri commerciali, negozi, ristoranti, per proteggere la loro salute e quella del bambino. Così, ottenuta la sentenza di adozione il 15 agosto all’alba inizia il loro viaggio di ritorno: sedici ore di viaggio no-stop da Budapest a Frosinone, complice la paura del contagio e l’impazienza di tornare a casa dove ad attenderli c’erano le loro rispettive famiglie, zii, cugini, parenti, amici e vicini per dare Kristian il suo benvenuto in Italia.

martedì 11 agosto 2020

Minturno nel 1894

Pronao della chiesa dell'Annunziata - 1888

Chiesa di san Francesco - 1866
 

Da una ricerca circa la storia del territorio aurunco mi sono imbattuto nell’Annuario d'Italia - Calendario generale del Regno – Edizione del 1894, scoprendo che la città di Minturno, in quel periodo, era un mandamento con una popolazione di 16.673 abitanti, dipendente dal Tribunale di Cassino, la conservazione delle ipoteche era a Santa Maria Capua Vetere, l’ufficio di P.S. a Gaeta, l’ispezione forestale ed uffizio metrico a Caserta, mentre l’Agenzia delle Imposte e l’Uffizio di Registro era a Minturno. Da questo documento si evince che Minturno faceva parte del collegio elettorale di Sessa Aurunca e della diocesi di Gaeta (capoluogo di circondario), Caserta era il capoluogo di provincia e Napoli sede della corte d’appello. Gli abitanti del comune di Minturno 8.224. In quegli anni era fiorente la produzione di cereali, con lo storico mercato del sabato e la fiera del 25 luglio e del 13 dicembre (bestiame). Sindaco dell’epoca era Cesare Bruno, segretario comunale Angelo Grossi; delegato scolastico mandamentale era Domenico Nibaldi. L’ufficio del registro era diretto da Eugenio Vaudano, l’agente dell’Agenzia delle Imposte era Alessandro Vitale. La pretura era diretta da Enrico Romano, il cancelliere era Raffaele De Luca, i notai Francesco Conte e Filippo Merola. Albergatore di Minturno era Giovanni Mallozzi; era presente la Banca Cooperativa Popolare che aveva un capitale sociale di lire 30.000. Negozianti di bestiame: Vincenzo Mallozzi, Nicola Montanaro ed Antonio Zambarelli. Negozianti di cereali: Antonio Conte, Giovanni Faraone, Antonio Mauro e Giacomo Saltarelli. Nel territorio comunale era presente una fabbrica di laterizi: La Società Anonima Fornaci alle Sieci dislocata nella frazione di Scauri. Negoziati di legname erano Crescenzio Bruno ed Angelo Moresi; esisteva il molino di Antonio Tucciarone. L’olio d’oliva era commercializzato da Damiano Bottini e panettiere era Filippo Conte. Esisteva anche un negozio di pellami di Mariano Zinicola, i pizzicagnoli erano Giovanni Nasta e Giuseppe Roberto. A Scauri era operativa una società di spedizioni curata da Pasquale Improta, mentre il negozio di stoviglie era di Raimondo Zambarelli. Erano ben quattro i commercianti in tessuti: Enrico Bruno, Colomba Ciufo, Antonio Mauro e Filomena Nanni. Famose le trattorie di Simone Perrella e Gennaro Sasso. Tra le professioni più importanti c’era Filippo Mazzucco (Agrimensore), i farmacisti Giuseppe Adipietro, Pasquale Giaquinto e Filippo Leo, mentre i medici chirurghi erano Filippo Conte, Enrico Fedele e Luigi Loce. Questo è un quadro che fa capire che nel 1894 Minturno era un comune molto attivo e sicuramente uno dei più importanti della Terra di Lavoro.

Radio Mjr da Scauri.

Presentiamo Mjriam Masciandaro, cantautrice, speaker, counselor, mediatrice familiare con origini minturnesi, nipote del famoso poeta e pittore Cristoforo Sparagna. Per ora sospesa l'attività radiofonica per via del Covid-19, ha continuato però a trasmettere dal suo studio casalingo di Scauri con Radio Mjr, ma ben presto realizzerà nuovi progetti con l'emittente formiana Radio Monte Altino. Il lunedì alle ore 18 da casa, sul suo profilo facebook “Speaker Mjriam Masciandaro”, conduce come sempre "Pillole di counseling", dove aiuta chi vuole lanciare un appello ed affronta alcune problematiche di tipo familiare, scolastico, sociale. Fino ad ora ha intervistato diversi personaggi noti: Don Davide Banzato del programma "I viaggi del cuore", Gianni Maddaloni campione di Judo, Alex Zanardi e Danielle (madre di Chiara Insidioso picchiata brutalmente dall'ex), che ora sta cercando una nuova struttura per una buona riabilitazione della figlia. Mjriam è disponibile per ascoltare e dare consigli a chi la contatta usando empatizzando@gmail.com o il gruppo Facebook “Pillole di counseling curate da Mjriam Masciandaro” sul quale rivedere tutte le puntate. Buon lavoro Mjr.

martedì 4 agosto 2020

San Felice Circeo: La violenza declinata, 14 agosto 2020.

Con il patrocinio della Pro Loco di San Felice Circeo (Latina), venerdì 14 agosto, dalle ore 19, nella bellissima cornice di San Felice Circeo, presso la sala del Parco, in Piazza Lanzuisi 1, ci sarà la presentazione del libro  “La violenza declinata”. Dialogano con l’autrice, Anna Silvia Angelini: Avv. Luigi Pescuma (Criminologo), Claudia Mollica (Presidente Università Popolare Pontina), Miriana Zannella (Preside dell’Istituto comprensivo Giulio Cesare di Sabaudia). Un libro che propone soluzioni concrete ai bisogni delle donne che chiedono aiuto, un libro che intende mettere "il dito nella piaga" in fatto di violenza nei confronti degli abusi all'interno delle mura domestiche. Un libro dedicato alle tante donne che non possono più vedere, sentire, parlare a causa dei loro aguzzini, un'opera di grande e scottante attualità, edita da Bertoni. L’autrice scrivendo la storia di Francesca (una delle tante donne che hanno subito violenza), in realtà pone l'attenzione su tutte quelle che non hanno potuto raccontare ciò che loro è capitato a causa dei loro compagni. Lei, Francesca, lo ha fatto perché è riuscita a sopravvivere, ma quante altre non hanno avuto la stessa fortuna. Vi aspettiamo!

#laviolenzadeclinata

#bertonieditore

#saladelparco

#sanfelicecirceo

#vitadascrittrice

giovedì 9 luglio 2020

Il Presidente del Consiglio di Minturno Giuseppe Tomao precisa.



"Ho preso atto dell’esposto presentato alla Corte dei Conti da alcuni cittadini in merito all’indennità di carica da me percepita nel periodo compreso tra novembre 2018 e gennaio 2020. Preciso che il sottoscritto, appena assunto a tempo determinato dalla Provincia di Latina come istruttore nella segreteria del presidente, in un primo momento part-time e successivamente full-time, ha fatto le dovute comunicazioni agli uffici competenti (Ufficio personale e segretario generale) il giorno 20 novembre 2018, mettendo a conoscenza l’ente comunale dell’inizio di un’attività lavorativa subordinata a termine. Prima ancora vi fosse da parte mia l’accettazione dell’incarico provinciale, il Segretario generale del Comune di Minturno ha richiesto due pareri legali all’ANCI – Gazzetta Amministrativa proprio in merito ad eventuali incompatibilità e al diritto all’indennità di carica. Il predetto organismo ha formulato un giudizio favorevole al caso in questione, così che si sia agito a seguito di una procedura trasparente avvalorata da pareri legali. Non siamo degli sprovveduti o dei ladri come qualcuno pretenderebbe di far credere. È vero che siamo alle porte di una nuova tornata elettorale, ma prima ancora del “politico” c’è l’ “uomo”, e bisognerebbe documentarsi e non farsi prendere dalla foga della notorietà sulla stampa (per alcuni forse l’unica forma di successo?) prima ancora di lanciarsi in campagne denigratorie disumane. Se poi dovesse risultare fondato quanto lamentato alla Corte dei Conti, sarò io stesso il primo ad assumermi le mie responsabilità economiche. Chi mi conosce realmente sa bene, infatti, che non avrei mai esposto me stesso, la mia famiglia e la maggioranza di cui faccio parte ad un tale rischio se fossi stato minimamente a conoscenza della circostanza, tanto che, lo ribadisco, non è stato trascurato alcun passaggio amministrativo. I cittadini che hanno fatto l’esposto avrebbero potuto e dovuto (se così interessati alla mia vita politica e personale) richiedere accesso agli atti ed acquisire la documentazione relativa alle modalità di calcolo dell’indennità prima ancora di scomodare la Corte dei Conti e sollevare un caso mediatico. Tra l’altro, poiché sono abituato ad affrontare le persone e le situazioni direttamente in prima persona, ho anche provato a contattare il signor Emilio Polidoro (che ci ha sostenuto alle scorse elezioni e con il quale fino a qualche mese fa si è mangiata una pizza insieme durante gli eventi organizzati dal Partito Democratico) per esternargli il mio rammarico sulla vicenda e magari anche dargli le dovute spiegazioni a voce, oltre che sui giornali, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Evidenzio, infine, che ci sono oltre cinquanta segnalazioni alla Corte dei Conti per presunte irregolarità commesse e danni erariali imputabili a vecchi amministratori e funzionari, alcuni dei quali ora appartengono al movimento Minturno Libera. Ma quegli stessi “signori” che hanno puntato il dito contro di me, stranamente non se ne stanno interessando né la questione è mai stata sottoposta alla stampa, così come la tipologia di debiti provocati dagli stessi e pagati dall’attuale amministrazione. È proprio vero che la politica per alcuni soggetti non ha etica né rispetto".

Minturno, 9 luglio 2020
 Dott. Giuseppe Tomao

sabato 16 maggio 2020

UCCIDERE O CATTURARE I PICCIONI E' REATO




Oggi parliamo di colombi, ricordando che qualora qualcuno dovesse avanzare iniziative volte alla cattura o all'uccisione dei piccioni presenti o vaganti in un determinato territorio o condominio, questo incorrerebbe in un reato penale. I piccioni sono PROTETTI secondo la legge n. 968/72, e non possono essere né catturati, né avvelenati o sterminati. Fortunatamente la legge prevede che il piccione può però essere “dissuaso” dal frequentare determinate zone, ed è questo l'obiettivo primario di ogni campagna di controllo su volatili molesti. Pertanto catturare o uccidere un piccione è reato penale per il quale si rischia una multa o la galera. 

venerdì 1 maggio 2020

Il Comune di Gaeta e l’associazione "Ernesto" per il "Maggio dei Libri".


La campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile. “Se leggo, scopro”, questo il motto utilizzato per l'edizione 2020 per la campagna di promozione della lettura del Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le attività Culturali e per il Turismo che, quest'anno, festeggia la decima edizione e si appresta a celebrarla attraverso iniziative e novità. Prima tra tutte, la durata (fino al 31 ottobre), valorizzando ancor di più quel patrimonio di creatività, impegno e competenza già visibile nelle oltre 2.500 iniziative finora registrate in banca dati e svolte, per la maggior parte, in forma digitale. Un’opportunità per continuare a incontrarsi e coltivare anche sul web il piacere di leggere per scoprire se stessi, per scoprire gli altri e per scoprire il mondo. "Mai come in questo momento - commenta il sindaco Cosmo Mitrano - la lettura può aiutarci ad affrontare il cambiamento epocale imposto bruscamente dall'emergenza sanitaria. Come Amministrazione comunale, abbiamo sempre sostenuto tutte quelle iniziative finalizzate ad avvicinare in maniera divertente e giocosa al mondo dei libri soprattutto i più giovani attraverso una comunicazione piacevole fatta di emozione. Il Comune di Gaeta, infatti, nell’ambito del progetto “Distanti, ma uniti” realizzato dallo Sportello per le Adozioni Internazionali Ernesto, ha proposto una serie di attività a distanza rivolte ad adulti e soprattutto bambini per unire le sedi di "Ernesto" di tutta Italia. Il Maggio dei Libri - dichiara il Presidente della Commissione Cultura Gianna Conte - vedrà il coinvolgimenti degli Istituti Scolastici Principe Amedeo, Carducci, Scuola primaria Santa Maria Postel, di Gaeta ed il Vitruvio Pollione di Formia. Ringraziamo per la loro sensibilità le Dirigenti Scolastiche Maria Angela Rispoli, Maria Rosaria Macera e la Direttrice Elena Bisbiglia ed Annunziata Marciano. Dopo il grande riscontro ottenuto per il “DanteDì” e “IoLeggoAcasa” - prosegue Conte - il 23 aprile scorso è partita l’edizione 2020 de “Il Maggio Dei Libri”; in occasione della Giornata Internazionale del Libro, l’associazione Ernesto ha presentato online la sua ultima pubblicazione “Un viaggio chiamato adozione” realizzata in collaborazione con il Comune di Gaeta, tagliando così, virtualmente, il nastro per inaugurare la nuova edizione dell’evento letterario dedicato al tema. Per questa edizione - spiega Alessia Maria Di Biase referente delle sportello "Ernesto" di Gaeta - è stato realizzato un progetto da svolgere interamente online in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio che stanno lavorando attraverso la didattica a distanza. A tutti gli studenti ed i partecipanti sarà inviato un file con le istruzioni e il materiale per la partecipazione, scaricabile anche dal seguente collegamento www.associazionernesto.it/news/tutte-sedi/maggio-dei-libri  per tutto il mese di maggio. L’associazione Ernesto - conclude Di Biase - sarà anche ospite di incontri di lettura con le scuole che si svolgeranno attraverso le piatteforme digitali".

giovedì 30 aprile 2020

Nettuno: Il tè con il giallo, dal 12 maggio 2020.

Dal 12 maggio 2020, alle 17, parte la rubrica “Il tè con il giallo” condotto da Anna Silvia Angelini, scrittrice e autrice del libro “La violenza declinata”, in diretta facebook su @ilclubdeilettori “Bertoni”, si tratterà di letteratura di genere, del giallo e del rosa. Un omaggio ad Agatha Christie, colei che ha salvato interminabili pomeriggi di domeniche nebbiose, nelle quali la sola speranza era il ritorno a scuola dell’indomani. La scrittrice inglese fu prodiga di storie dove la descrizione di quasi teneri omicidi domestici si alternava a romanzi di spionaggio, a veri e propri gialli polizieschi, con complotti a livello internazionale, spie, agenti segreti, delitti, indagini, detective, cameriere colpevoli e vedove misteriose, e tanti altri argomenti del mondo femminile contemporaneo. Ogni settimana ne parleremo con un ospite a sorpresa. Autrici della rubrica, Roberta Niccacci e Anna Silvia Angelini (Scrittrice, criminologa, presidente A.I.D.E. Nettuno - Associazione Indipendente Donne Europee - dirige il centro d’ascolto antiviolenza “Uscita di Sicurezza”).

martedì 7 aprile 2020

Il Rotary Club Formia-Gaeta in prima linea contro l'“Emergenza COVID-19".


















Il Rotary Club Formia-Gaeta, da sempre impegnato sul proprio territorio, sente l'esigenza di scendere in prima linea, con il cuore e con le azioni, per questo motivo ha deciso di fornire supporto all'azione promossa dal Comune di Formia, volta a dare sostegno alle famiglie, che a causa dell'emergenza sanitaria in corso, si trovano in condizioni di difficoltà economica. Nello specifico i soci del Club si sono resi disponibili, all’impacchettamento ed alla distribuzione, con propri mezzi, di generi alimentari ai nuclei familiari individuati direttamente dal comune stesso. Presente allo svolgimento delle attività anche il sindaco, la prof.sa Paola Villa, inoltre, con il contributo economico di ogni singolo socio, il Club ha avviato un ulteriore progetto, “Emergenza COVID-19 Spesa Alimentare” che va a rafforzare l’impegno già profuso, attraverso l’acquisto di generi alimentari deperibili e non di prima necessità, che sono stati consegnati ed inventariati presso i locali comunali per poi essere distribuiti con le stesse modalità. Alle attività hanno partecipato anche i giovani ragazzi del neo costituendo Rotaract Club Formia-Gaeta. “Servizio”, “Amicizia” e “Condivisione” sono i pilastri e la ragione stessa dell’essere Rotariano. Il presidente, Rosanna Purificato, attraverso questo comunicato, vuole ringraziare ogni singolo socio per la disponibilità, la sensibilità e la solidarietà mostrata durante questa emergenza sanitaria.