Domenica
12 novembre, come ormai è consuetudine consolidata, la corale “Città
di Nettuno” ha allietato la cittadinanza esibendosi in un concerto
che prende il nome di “Concerto d’autunno”. Come ogni anno il
concerto è promosso in onore di Elisabetta e Isidoro Porfiri ed il
ricavato è devoluto al centro d'ascolto interparrocchiale di Nettuno
che aiuta persone e famiglie in difficoltà e chiunque chieda uno
spazio di ascolto per condividere i propri problemi. Il concerto che
cronologicamente è una delle ultime attività della stagione
concertistica della corale, ad eccezione degli impegni natalizi, è
da sempre considerato il degno coronamento del lavoro svolto
nell’anno in corso. L’attenzione nella scelta del repertorio, il
luogo ove allestire l’evento, l’impegno nel cercare di proporre
il meglio sono da sempre, elementi a cui si presta la massima cura.
A titolo esemplificativo, per evidenziare l’attenzione prestata
nella scelta dei brani, notiamo che i due pezzi When you Believe di
Schwartz e il “Mosè” di Rossini non casualmente sono stati
interpretati, rispettivamente dalla corale giovanile e dalla “Città
di Nettuno” perché Il primo brano, in italiano “Quando credi”
parla di Mosè che esce dall’Egitto e giunge sulle rive del mar
Rosso, mentre la preghiera di Mosè è successiva all’attraversamento
del mar Rosso. Metaforicamente i due brani sono stati eseguiti
consequenzialmente affinché le due corali mostrassero unità
d’intenti e sviluppassero un analogo concetto in momenti
temporalmente successivi. Creare un equilibrio nel mix di brani
scelti è una regola cardinale, intrattenere i presenti senza
annoiare, soddisfare le esigenze rendendo fruibile il Concerto in un
luogo il più ospitale possibile non si ottiene senza una accurata
opera di preparazione. Il luogo che ha ospitato quest’anno il
“Concerto d’autunno” è certamente quello più prestigioso in
cui questo evento si potesse tenere. Per gentile concessione dei
Padri Passionisti di Nettuno, la corale ha avuto a disposizione per
l’evento il Santuario Madonna delle Grazie e Santa Maria Goretti.
E’ superfluo notare che per Nettuno non c’è luogo più amato,
più visitato, più onorato della Basilica in cui riposano le spoglie
della Santa Bambina. L’onore di avere a disposizione una sede di
tale prestigio ha reso i coristi ancora più attenti e consapevoli
del proprio ruolo. Le prove, in prossimità dell’evento, sono state
pressanti e meticolose. Passando al resoconto della serata non si può
far altro che dire che è stato un trionfo. L’amalgama
“luogo-repertorio-publico” è riuscito in modo pressoché
perfetto. L’impegno del M. Stefano Terribili coadiuvato al
pianoforte dalla pianista M. Corinna Pollastrini e dal gruppo
strumentale Ensemble Laboratorio Musicale coordinato dal M. Francesco
De Felice è stato ampiamente ripagato dai risultati ottenuti. Il
concerto è iniziato con tre brani eseguiti dal coro giovanile “Città
di Nettuno” che ha mostrato di essere ormai una realtà
consolidata. I ragazzi hanno evidenziato grande affiatamento e ottima
presenza scenica. Le loro esecuzioni hanno ricevuto il plauso
incondizionato del pubblico. L’interpretazione fresca e briosa di
We are the world, When you believe e di Lollipop ha coinvolto i
presenti che hanno apprezzato sia la scelta dei brani sia la loro
esecuzione. Un grazie particolare va alla M. Jung Park che ha messo
cuore e ragione nella preparazione della corale giovanile. Il
concerto ha poi visto la corale “Città di Nettuno” cimentarsi
con arie di Gounod, Rossini, Puccini, Verdi, Bizet, Mascagni e
Mozart. I coristi hanno affrontato con disinvoltura brani di diversa
caratura melodica ma la qualità musicale e lo stile interpretativo
in tutte le esecuzioni è stato ordinato e godibilissimo.
L’esecuzione dei brani si è snodata senza sbavature e con
l’approvazione dei presenti che hanno scandito le prestazioni
manifestando il consenso con applausi calorosi e ripetuti. Da
menzionare le performance del solista M. Delfo Paone e delle soliste
Vittoria Mastracco, Joung Park e Giorgia Tirocchi che hanno
letteralmente trascinato la platea che non si è risparmiata nelle
manifestazioni di apprezzamento. Un ringraziamento speciale va al
Rettore Antonio Coppola che ha reso possibile l’evento mostrando
una sensibilità fuori del comune. Le parole rivolte ai presenti al
termine del concerto sono state di grande spessore e umanità. Ha
ringraziato il pubblico che con la presenza e la beneficenza fatta ha
mostrato apertura alle esigenze di coloro che hanno problemi e
difficoltà. La serata ha avuto l’atmosfera, la magia quell’aria
giusta nella quale i suoni diventano preziosi e si fissano nella
memoria.
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