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lunedì 17 settembre 2018

Presentato il Manifesto dei Medici della Provincia di Latina sulle Vaccinazioni.





Sobria, ma partecipata la cerimonia per ricordare i 25 anni della scomparsa di Alberto Bruce Sabin, organizzata venerdì 14 settembre dall’Ordine dei Medici e degli odontoiatri della provincia di Latina, la manifestazione divisa in due trance è cominciata con il riposizionamento del restaurato cippo, posto nel 1995 dall’International Inner Wheel di Latina, ai piedi della quercia dedicata all’immunologo che ha debellato la poliomielite. La targa è tornata nella sede d’origine, nell’area del mercatino di Via Verdi, di fronte l’Ospedale “Goretti”, con l’aiuto del sindaco Damiano Coletta e della presidente dell’Inner Wheel di Latina Giuliana Loiero, alla presenza di chi, con un semplice gesto, ha voluto ricordare il grande ricercatore. Il rispettoso corteo si è poi trasferito nella sala “De Pasquale” del palazzo comunale, dove si sono ripercorse le tappe salienti della scoperta di Sabin e degli effetti del vaccino antipolio in uso fin dagli anni ’60. A tracciare il profilo delle figure di Salk e di Sabin il dott. Giovanni Cerimoniale, segretario della Federazione Italiana Medici Pediatri di Latina. Ad illustrare la situazione attuale, cosa spaventa, la  normativa internazionale sulle vaccinazioni e  sull’obbligo  vaccinale, la dott.ssa Aida Recchia Dirigente Medico del Servizio Vaccinazioni Distretto 2 UOC Assistenza Primaria ASL. E’ stato invece il dott. Sergio Renzo Morandini a presentare il “Manifesto dei Medici della Provincia di Latina sulle Vaccinazioni” redatto dai medici di Medicina preventiva, in Pediatria e in Igiene. Il manifesto, sottoscritto da diversi albi professionali, ordini e molte associazioni, è rivolto ai genitori, e contiene dieci semplici “precisazioni” che rispondono in maniera semplice, alle più frequenti perplessità e dubbi che assalgono l’adulto quando deve decidere dalla salute e del futuro dei propri figli. Fra i passaggi cruciali il punto tre del manifesto che sottolinea: «Si afferma che il bambino piccolo non va sottoposto allo “stress” delle vaccinazioni che andrebbero rinviate dopo i sei mesi di età: è un’affermazione errata e pericolosa. Nella realtà i neonati (sia nati a termine che prematuri) possiedono un sistema immunitario che permette loro di essere vaccinati a partire dal 61° giorno di vita. In questo modo li proteggiamo il più presto possibile.» Da tenere sempre in mente invece ciò che afferma il punto sei: «Una persona vaccinata difende il proprio stato di salute e rappresenta una garanzia per la collettività della quale fa parte, perché non può trasmettere gravi malattie. Invece la persona non vaccinata vive in una condizione di pericolo per sé e per gli altri, dato che lui può trasmettere malattie». Toccanti le testimonianze di Amelia Vitiello la mamma di Alessia, la bimba morta a 18 mesi per una meningite fulminante, di Giuseppe Morandini che a cinque anni è sopravvissuto ad un’infezione da tetano e di Ida Ferrari, affetta da poliomielite e che ora fa i conti con le conseguenze a lungo termine della malattia che ogni giorno la debilita e immobilizza di più. A sottolineare l’importanza delle testimonianze, il vice presidente dell’Ordine Rita Salvatori che ha presentato il convegno rivolto ai medici della provincia di Latina presentato sabato 15 settembre, dal titolo “Le conseguenze nell’adulto della mancata vaccinazione”, dieci esperti hanno fatto il punto sull’attuale situazione legata ai vaccini e sui nuovi decreti, si è parlato della travagliata applicazione della legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale in Italia e nella regione Lazio non tralasciando l’importanza delle vaccinazioni in gravidanza. La cerimonia di venerdì si è conclusa con l’apprezzato Concerto per fiati dell’Apeiron Sax Quartet, solista al clarinetto il maestro Marino Cappelletti. Per info: 3683899282.

1 commento:

  1. Grazie, grazie a voi tutti.OTTIMO lavoro, spero che i canali
    social divulghino il manifesto. Purtroppo oggi ha più eco una Ferragni che i Pediatri dell' Ordine Medici di Latina.

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