|
Anzio |
|
Circeo |
|
Formia |
|
Lavinio |
|
Nettuno |
|
Terracina |
Il Lazio è terra di meraviglie. Il Lazio
meridionale, in particolare, è ricco di sorprese. Non per niente i romani lo
avevano adibito a dimora vacanziera; il loro progenitore Enea, lo aveva scelto
per fondare il suo nuovo regno e Ulisse, eroe astuto, scaltro e abile viaggiatore,
vi passò “lunghi soggiorni”. Da un punto di vista geografico-ambientale,
economico, sociale e culturale, il Basso Lazio, anche se composto da due province,
è come se fosse un unico territorio, un continuum in cui si conserva storia e
tradizione, mitologia e leggende. Il tutto racchiuso in uno scrigno di macchia
mediterranea. La provincia di Latina che si estende su una superficie di 2.250
kmq racchiude in nuce tutte le caratteristiche del Bel Paese. Il suo vasto
territorio composto da mare, monti, isole, stazioni termali, parchi e oasi
nazionali- regionali; le sue origini ancorate a numerose leggende; la sua
storia antica i monumenti archeologici e medievali la rendono un’incredibile
attrattiva turistica ed è grazie al turismo, stagionale ma anche escursionistico,
che conserva ottimi posti nella classifica delle aree geografiche italiane più
visitate. Sarà per l’attenzione particolare all’ambiente, sarà per la presenza
dei parchi o per i cibi, la provincia di
Latina (dalla Ciociaria alla Riviera di Ulisse) è una di quelle zone che
aiutano l’Italia a mantenere alto il suo nome: si hanno oggi quattro milioni di
eco-turisti in Italia ed il turismo eno-gastronomico secondo il WTTC (World
Travel Tourism Council) è aumentato del 6%. Un importante dato da non sottovalutare
in un momento di crisi del settore turistico nella Penisola. Un piccolo viaggio
attraverso la Riviera di Ulisse è dunque d’obbligo. Così ci siamo lasciati
ammaliare da questa terra e abbiamo visitato alcuni dei luoghi più suggestivi
della costa, in particolar modo Gaeta ed il Circeo. Abbiamo seguito le rotte
degli eroi mitologici che isola dopo isola, capo dopo capo, lasciate le acque
dell’Egeo e sospinti dal Fato, spiegarono le vele al vento del Tirreno e
ormeggiarono le loro navi su questi lidi. Partiamo dal Golfo di Gaeta, dove il
bellissimo principe di Troia, Enea, sostò prima di raggiungere Anzio,
combattere contro Turno, sposare Lavinia e creare il nuovo regno da cui nacque
il glorioso impero romano. A Gaeta, Enea perse una importante figura di
riferimento, come racconta Virgilio, la nutrice Cajeta, da cui prenderebbe il
nome la cittadina. Anche Ulisse fece tappa a Gaeta, ma solo per rifornirsi
d’acqua alla fons Artakie. Gaeta,
scelta dai romani come porto e sobborgo della vicina Formia, residenza estiva
della nobiltà romana e degli imperatori,
sorge sullo sperone roccioso di Monte Orlando, tra baie, calette,
scogliere a precipizio sul mare, create del distaccamento dei Monti Ausoni ed
Aurunci dall’Appennino, che creano paesaggi mozzafiato. La costa frastagliata
passa dal brullo alla rigogliosa e verdeggiante macchia mediterranea.
Repubblica marinara in passato, porto militare di grande importanza, e
attrezzatissimo centro balneare oggi, Gaeta è una cittadina che si divide tra
il passato ed il presente. Un passato ricco di eventi storici e un presente
orientato all’agricoltura ed al turismo. La Gaeta medievale è rappresentata dal quartiere San Erasmo, cinta tra
le antiche mura, conserva tutto lo spirito del “secolo buio”, dove un grande
castello si incontra con campanili normanni, vicoli, palazzi e giardini.
Importanti monumenti sono la Chiesa della santissima Annunziata di stile barocco,
l’adiacente Grotta d’Oro, rinascimentale, le Chiese romaniche di San Giovanni a
Mare e di Santa Lucia. La parte nuova è composta dal “Borgo” o “Spiaggia”.
Gaeta è rinomata per le sue sette spiagge dotate di tantissimi confort e scelta
soprattutto per il turismo nautico facilitato dalla Base Nautica Flavio Gioia e
da tutta l’ampia e riparata rada. Da non sottovalutare è il Parco Regionale di
Monte Orlando istituito nel 1986, circondato quasi interamente dal mare
(dichiarato Oasi Blu) con il Mausoleo di Lucio Munazio e la Montagna Spaccata, inoltre
da non perdere a Gaeta è il Duomo con il Campanile arabeggiante, la Chiesa dell’Annunziata
e la rotta d’Oro, il Quartiere Medievale sul promontorio, la spiaggia e il Lungomare
Serapo. Con il vento in poppa ci spostiamo al Promontorio del Circeo. La
romantica e magica terra che a tutti appare come il sogno d’amore della
spietata maga Circe che ad Ulisse testimonia la sua fedeltà pietrificandosi in
attesa del suo ritorno, ma il “bello di fama e di sventura” dopo anni di
passione, preferì baciare “la sua petrosa Itaca”. Le Isole Pontine disputano al Circeo il mito di quell'amore come
Anzio, che secondo la leggenda, sarebbe stato fondato da Antèios, uno dei figli avuti dalla
loro unione. Il Circeo, località tranquilla, amena ed incontaminata, è il
Promontorio dell’Italia Centrale, alto 541 m. s.l.m. è stato riconosciuto Parco
Nazionale, e chiude il golfo di Terracina, terra fondata, sempre secondo la
leggenda, da profughi spartani. Il parco, fondato nel 1934 ha un paesaggio
ricco di vegetazione e fauna. La sua cittadina è una delle più frequentate località turistiche costiere
anche da parte di un pubblico di giovanissimi. La Torre dei Templari e la Casa
dei Cavalieri sovrastano il centro della città mentre a regnare realmente sono
le grotte carsiche. Sono infatti ricercatissime le escursioni in barca per
ammirare le fantastiche sfumature del mare e accedere alle varie grotte come la
Grotta Guattari, la Grotta Azzurra, la Grotta delle Capre, la Grotta del
Fassellone ed infine quella della Maga Circe. Una regione molto ricercata che
accoglie ogni anno nelle sue strutture ricettive costituite da 1.796 alberghi,
2.449 strutture complementari, per un totale di 235.770 posti letto che
corrispondono al 6% della disponibilità nazionale. Milioni sono i turisti che
giungono dal resto della nazione ed il 56% sono stranieri. La provincia di
Latina ha l’11% delle presenze turistiche nazionali. Proseguendo il nostro
viaggio arriviamo nel comune di Anzio dove sembrano fondersi le due dinastie
quella di Ulisse, creata dal figlio Anteios e quella di Enea nel quartiere
Lavinio. Le due cittadine congiungono la Provincia di Latina a quella di Roma
per mitologia, ma anche per storia. E’ infatti ad Anzio che Nerone e tutti gli
imperatori avevano creato una città di villeggiatura a pochi chilometri da Roma
e numerose sono le testimonianza della loro lunga presenza. La cittadina
neroniana è infatti ricca di reperti archeologici importantissimi, racchiusi
nel Parco Archeologico e nel museo, come la Villa di Nerone, le terme, il
porto, il teatro, le vasche per l’allevamento del pesce. E’ anche la storia
recente ad unirle, infatti Anzio fu terra di sbarco durante il Conflitto
Mondiale e Latina accorse in aiuto alla popolazione bombardata fornendo viveri
e aiuti socio-economici e strutturali, ma da non sottovalutare anche la
funzione del porto di Anzio e della vicina Nettuno che assicurano alla
Provincia Pontina validi scali e soste per i diportisti.
Vera Iafrate
Nessun commento:
Posta un commento